“Non è più la solita Calabria?” No, adesso è anche peggio: ci guadagna solo Ryanair…

NON E’ PIU’ LA SOLITA CALABRIA, ADESSO E’ ANCHE PEGGIO 

di Pino Tassi

Roberto Occhiuto pubblica un video autocelebrativo (tra l’altro montato malissimo) in cui sostiene che grazie alla sua azione la Calabria e in particolare Reggio Calabria stiano vivendo un boom di turisti provenienti da tutta Europa grazie al rilancio dell’aeroporto di Reggio Calabria e agli accordi strategici innanzitutto con la compagnia Ryanair e poi con tutte le altre compagnie. A fine luglio pubblicò un altro post con una scritta cubitale “CALABRIA, MAI COSI’ TANTI TURISTI” con lo sfondo di una foto con una coda di turisti che si allungava ad di fuori del Museo della Magna Grecia.

Nel nuovo video uno dei tanti testimonial afferma: “E’ bello vedere Reggio così con tutta questa gente con questa affluenza di turismo, con tanti francesi, inglesi, gente del Nord…”. Un’altra affermava: “Onestamente c’è più movimento rispetto agli altri anni”. Ancora: “Ho visto una crescita di molti turisti sia italiani che stranier: Polonia, Germania… so per certo che la Calabria è molto più pubblicizzata all’estero. Si vedono tanti turisti”. E poi: “Sì, vedo crescere molto la Calabria, ma soprattutto Reggio, perché io sono una reggina doc, nata e cresciuta. Ho provato ad andare via ma sono ritornata alle mie origini”.

Poi tocca all’operaio al cantiere del nuovo terminal dell’aeroporto: “Io sono calabrese e con i miei colleghi stiamo lavorando, ce la stiamo mettendo tutta facciamo in modo che al piu’ presto possibile questo aeroporto sia terminato. Poi Reggio Calabria lo merita”. Un altro: “In tanti anni non si è mai vista una così grande mole di lavoro nelle infrastrutture specialmente nei trasporti”. Infine un barman:Credo che l’afflusso di persone da fuori sia tangibile, basta fare una passeggiata su Corso Garibaldi e sulla via Marina per vedere coppie di persone con i trolley che passeggiano ammirrando le bellezze della nostra città”. Non parliamo poi dell’addetta della società di autonoleggio che afferma di avere tutti i mezzi fuori, o il giovane che ha riconvertito l’appartamento che aveva in un B&B.

Dico subito che non credo che siano delle testimonianze concordate o pilotate. Sicuramente a Reggio c’è una forte attenzione e tante speranze, come dice sempre un testimonial: “Dopo tanto tempo qualcosa si muove”. Purtroppo però non è con le sensazioni o con la singola attività economica che si fa un bilancio complessivo. Non è certamente compito del cittadino o del lavoratore fare analisi dettagliate sull’operazione potenziamento voli sugli aeroporti della Calabria. L’analisi la dovrebbero fare Roberto Occhiuto, l’assessorato al Turismo, la Sacal ma sui dati reali del volato, scomponendo i dati di arrivi e partenze, di arrivi e presenze turistiche. E l’opposizione non dovrebbe essere timida ma pretenderli.

PREMESSA
L’operazione potenziamento dei voli ci è stata spiegata da Roberto Occhiuto: nasce con l’intento di potenziare il turismo in Calabria. Così come i tanti grandi eventi finanziati dalla Regione Calabria a partire dal Capodanno Rai, passando per il Magna Graecia Film Festival e arrivando al Vinitaly and the city a Sibari. L’obiettivo che Roberto Occhiuto si è posto in questi quattro anni è quello di allargare la stagione turistica e incrementare il numero di arrivi e presenze. Abbiamo due dati da valutare.

Nel suo rapporto sulla Calabria la Banca d’Italia dice che nel 2024 abbiamo avuto un incremento del 3% rispetto al 2023 ma non recuperiamo ancora le percentuali precovid del 2018. Quindi va a farsi benedire lo slogan in 4 anni più che in 40. Ma non solo. A luglio sono usciti i dati dell’Istat che segnalano un calo degli arrivi nel 2024 dell’1,2% e rispetto al 2019 un calo del 7,7%. Invece nei pernottamenti abbiamo avuto uno striminzito 0,5% in più rispetto al 2023 e un 14,4% in meno rispetto al 2019.

L’unico dato positivo viene registrato a Tropea e sulla sua costa dove c’è stato un incremento. Per quanto riguarda la provincia di Reggio Calabria abbiamo avuto un calo degli arrivi del 17% rispetto al 2023 e precisamente – 22% di italiani e + 3% di stranieri.
E la stagione 2025 com’è andata? Non lo so. Aspettiamo i dati dell’Osservatorio del turismo regionale e a settembre dovrebbe uscire il nuovo rapporto del secondo quadrimestre( maggio/ agosto) visto che il primo aveva segnalato un 10% in più di turisti tra gennaio/aprile 2025. Segnalo semplicemente le lamentele di molti operatori turistici che parlano di una stagione fiacca a giugno e luglio, in ripresa ad agosto e con buone speranze a settembre. In ogni caso associazioni che fino all’anno scorso diffondevano ottimismo quest’anno sono cauti e pessimisti.

TURISMO E TRASPORTI
Avere più trasporti aerei non sempre significa avere più turismo in arrivo. Può darsi benissimo che il turismo sia in uscita, che calabresi e messinesi prendano l’aereo per andare a trascorrere qualche week end in una Capitale d’Europa grazie ai voli finanziati dalla regione Calabria. Non si capisce perché con i soldi dei calabresi dobbiamo finanziare il turismo nella Catalogna o a Londra, o a Cracovia e così via. Così come non si capisce perchè la regione Sicilia non contribuisca a questi voli che sono utlizzati da tanti siciliani. La regione Calabria dovrebbe assicurare i voli per le principali città italiane e verso qualche capitale estera. Non c’è bisogno che ci dissanguiamo per drogare l’offerta dei voli verso mete che possono essere raggiunte facendo scalo a Roma o a Milano. Salvo che non venga dimostrato che quei voli siano utilizzati da spagnoli, polacchi, slovacchi per venire a trascorrere le vacanze qui da noi e quindi incrementare la nostra economia.

SEGNALI PERICOLOSI
Drogare il sistema dei trasporti alla lunga non paga e c’è il rischio del crollo. Così come è un errore terribile affidare tutta la commercializzazione ad un solo soggetto. Già questo è un errore nell’attività industriale. Tante piccole imprese sono fallite dopo che la casa madre ha subito una crisi nelle vendite. Lo stesso sta succedendo all’aeroporto di Bergamo che è stato il primo scalo su cui la Ryanair ha puntato in Italia costruendo il suo hub. I rapporti tra l’aeroporto di Bergamo e la Ryanair sono in crisi perché la società aeroportuale di Bergamo vorrebbe ridurre i contributi dati, mentre la Ryanair pretende di ricevere la stessa cifra.

Secondo il Corriere della Sera dal 2009 al 2024 la società aeroportuale di Bergamo avrebbe speso 500 milioni di euro per contributi, di questi ben 400 milioni sono andati alla Ryanair. Quello che sta succedendo a Bergamo sta già accadendo in Calabria. Noi contribuiamo fortemente ai voli Ryanair per quanto riguarda i servizi aeroportuali e non solo. La Regione Calabria per il solo 2024 ha dato 10 milioni di euro alla Sacal per sostegno alle rotte aeree. Per il 2025 la Sacal ha rendicontato una spesa con fatture Easy jet e Ryanair per un importo complessivo di 9.749.300,50. Per il 2025 la regione Calabria ha già anticipato alla Sacal 9.500.000 da rendicontare successivamente a fine annno.
Alla Ryanair abbiamo affidato anche la promozione turistica sui social in Italia e nel mondo per ben 4 anni a colpi di milioni di euro. Ecco perché servirebbe programmazione, lungimiranza e un piano di sviluppo serio e non basato solo sulla facile propaganda.
E un segnale di scricchiolamento sta già arrivando.

L’Ita ha cancellato per la stagione invernale uno dei due voli Milano/Reggio Calabria. Si è cercato di miminizzare l’avvenimento. Poi è arrivato il comunicato Ita a dire i motivi della cancellazione: “La valutazione economica ha dato un esito fortemente negativo, con una perdita considerevole”. Gonfiare il mercato favorendo altri operatori poi porta a buttare fuori mercato operatori del calibro di Ita / Lufthansa. Gli stessi dati di riempimento dei voli Ryanair sono su alcune destinazioni ondeggianti e al limite. Il volo Lamezia / Londra, secondo l’analisi di aeroporticalabria.com a giugno ha avuto un riempimento dell’81%. Scrive il sito: “Numeri quasi discreti ma i posti offerti rimngono troppi. A giugno 2024 si registrò un riempimento del 96%”. Poi abbiamo il volo Reggio Calabria / Londra con un riempimento sempre a giugno del 76%. E poi abbiamo ottimi numeri sopra il 90% per Barcellona e Valencia.

AEROSTAZIONE DI REGGIO CALABRIA
Sempre il sito aeroporticalabria.com ci informa che i costi per i lavori di ammodernamento dell’aeroporto di Reggio Calabria sono aumentati. Nel 2022 era prevista una spesa di 11 milioni di euro finanziati con il Cis volare. Poi l’importo nel corso di questi anni è aumentato a 16 milioni, e adesso siamo arrivati a oltre 20 milioni. Un incremento in 4 anni quasi il 100%. Attualmente i pagamenti ammontano a oltre 3 milioni di euro e l’opera dovrebbe essere consegnata a fine 2026. In questi anni sulla stampa si parlava di dicembre 2025. Forse a dicembre verrà consegnato solo il piano terra. Un anno di ritardo e il nuovo presidente vedrà il da farsi.

CONCLUSIONI
Tutti siamo contenti che ci siano tanti voli dalla e per la Calabria, ma Roberto Occhiuto è sicuro che i tanti soldi spesi in questa operazione hanno un ritorno economico importante per la Calabria? Il “nuovo” presidente fornisca non solo i dati generali ma anche quelli analitici con arrivi e presenze, dati sulle partenze e sugli arrivi da ogni aeroporto. Numero di calabresi che hanno utilizzato questi voli, così come quelli siciliani, e soprattutto il numero di stranieri arrivati in Calabria con questi voli e il numero delle presenze nelle strutture ricettive. Dati che dovrebbero essere presentati in campagna elettorale e che l’opposizione dovrebbe pretendere. Altrimenti tutto si riduce a propaganda live, a parole al vento.