I dati sugli indennizzi per ingiusta detenzione «sono manifestazioni di sconfitta dello Stato», cifre che «costituiscono un fardello di dolore e un aggravio finanziario». Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio rispondendo al question time alla Camera.
Dai dati comunicati dal Mef, ha spiegato il Guardasigilli, gli indennizzi «liquidati per riparazione per ingiusta detenzione sono stati pari a 26,9 mln di euro nell’intero anno 2024», mentre dal primo gennaio al 31 ottobre 2025 «sono state accolte 535 domande per un importo complessivo a carico dell’Erario pari a 23.850.925 euro».
In particolare, ha riferito il ministro in Aula, i dati più alti si registrano presso la Corte d’appello di Reggio Calabria – con 77 indennizzi liquidati per 5.486.000 euro – e presso la Corte d’appello di Catanzaro (126 indennizzi per un importo di 4.311.000 euro), seguite da Palermo e Roma. Nordio ha anche spiegato di aver chiesto una integrazione al Mef «per conoscere quante siano state le richieste di indennizzo depositate nel corso del 2025″: l’esito della istruttoria pervenuta oggi, ha aggiunto, segnala che «nel corso del 2025 – dato aggiornato al 25 novembre – risultano pervenute al Dipartimento dell’Amministrazione generale del personale e dei servizi 913 istanze».









