Novelli-iGreco, un pasticcio nato negli uffici del Mise: grandi manovre a Castrovillari

di Ilaria Bosi

Fonte: Il Messaggero 

Ex Novelli, ancora al palo l’inchiesta sulla cessione a un euro. E da Castrovillari, dove è pendente il fascicolo per bancarotta fraudolenta a carico di Saverio Greco (in concorso con altri non noti), non arrivano segnali incoraggianti. Se, infatti, sugli esiti delle risultanze investigative si riponeva una certa fiducia per meglio chiarire a garanzia di tutti (indagato compreso), i passaggi che hanno scandito la controversa vicenda, a imprimere una brusca frenata all’attività c’è stato il trasferimento improvviso del procuratore capo Eugenio Facciolla, cui seguirà presto un allontanamento dagli uffici requirenti cosentini – in questo caso pare temporaneo – del sostituto procuratore Angela Contimisio, che insieme a Facciolla era impegnata nel coordinamento delle indagini. La dottoressa Contimisio, va chiarito, resterà in organico alla procura di Castrovillari ma dovrà recarsi all’estero per svolgere uno stage e la sua assenza forzata dagli uffici rischia di far registrare nuovi ritardi.

La procura di Castrovillari aveva iscritto nel registro degli indagati il patron della famiglia di Cariati, Saverio Greco, dopo l’operazione – decisamente sospetta – dello scorporo delle società più ricche (le agricole) da Alimentitaliani, avvenuto alla vigilia della richiesta di concordato per quella società costituita da iGreco agli inizi di dicembre del 2016, poco prima che gli venissero trasferiti tutti gli asset della ex Novelli al prezzo di un caffè.

Sulle società ricche (che erano transitate nella disponibilità di altri membri della famiglia Greco senza che risultasse mai versato l’importo pattuito di 340mila euro) pendono ora almeno tre sequestri, riflesso di un groviglio giudiziario che lega a doppio filo l’Umbria e la Calabria, con il convolgimento di più procure, tribunali e Corte d’Appello.

Lo stop all’indagine arriva in una fase particolarmente delicata, in cui era attesa una svolta. Dopo il blitz della Guardia di Finanza negli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico (giugno 2018), la procura aveva infatti iniziato ad analizzare la corposa documentazione prelevata a Roma. facendo luce anche su una serie di intrecci e legami tra imprese, politica, professionisti e, pare, rappresentanti dello Stato e della Giustizia a vari livelli. Legami di cui lo stop inaspettato alle indagini non ha consentito di chiarire ancora la natura.

UN PASTICCIO NATO NEGLI UFFICI DEL MISE

di Chiara Fabrizi

Fonte: Corriere dell’Umbria

… Resta certo che gli asset del Gruppo Novelli (dichiarato fallito nell’aprile 2017 dal Tribunale di Terni) sono passati da un organico di 500 lavoratori agli attuali 150. Non solo. Tra la fine del 2019 e l’inizio dell’anno, il Tribunale di Castrovillari ha pubblicato e revocato il secondo bando di affitto per il ramo di azienda della raccolta, trasformazione e commercializzazione delle uova con il marchio Ovito, che occupa 45 lavoratori. La revoca della procedura è arrivata sulla scorta di un’altra decisione del Tribunale di Castrovillari, che ha accolto l’opposizione di Fattorie dell’Umbria, la società di Eurovo che aveva vinto il primo bando di affitto, ma che non si è mai effettivamente insediata negli impianti ex Novelli di Spoleto. In attesa delle decisioni del giudice delegato sull’affitto del ramo di azienda, così come della conclusione delle indagini della procura di Castrovillari, va ricordato che il pasticcio sullo storico gruppo industriale umbro è maturato negli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico dov’è stata avallata l’operazione di cessione in favore di Alimentitaliani degli asset Novelli e di 130 milioni di debiti al prezzo simbolico di un euro.

Un’esposizione debitoria a sette zeri, questa, che nell’autunno 2017 è finita al centro dell’istanza di concordato preventivo che Alimentitaliani ha depositato al Tribunale di Castrovillari proponendo il pagamento di 120 milioni di euro alle banche in 24 anni e di 7 milioni di euro in sette anni per gli altri creditori.