LA MAMMA DEI CRETINI E’ SEMPRE INCINTA
Decio Cavallo, al secolo Roberto Occhiuto, alla fine ha proferito verbo ed ha dichiarato tutto giulivo e felice che “Noi mettiamo solo 300 milioni ma ci hanno finanziato lavori sull’autostrada per un miliardo. Poi ci sono i 3 miliardi per la 106 e anche l’Alta velocità si farà”. Il vispo Roberto avea ad Atreju giulivo e contento cantato e gridato: “L’ho presa! l’ho presa!”. Verrebbe da dirgli, certo che l’hai presa, la fregatura.
D’altronde come succede a Decio Cavallo detto il Provolone nel film Totò a Colori, quello pensava di aver acquistato la Fontana di Trevi con sole 500 mila lire. Matteo Salvini invece ha fatto credere al nostro Decio Cavallo Occhiuto che con 300 milioni di anticipo per il Ponte con soldi nostri quello poi ci regala autostrade, alta velocità, statale 106, elettrificazione della tratta Jonica e chi più ne ha più ne metta. Tutte opere già finanziate con il Pnrr e con altri finanziamenti statali o comunitari che nulla hanno a che vedere con il Ponte di Messina. Ma lui si beve tutte queste fregnacce o se le inventa lui direttamente. Questo è un caso unico che verrà studiato nelle Università di tutto il globo terracqueo, un padano che prende per fesso un calabrese. D’altronde avevamo ragione noi che tra lui e Salvini la sfida è epica, non sappiamo chi vince. Il primo, Matteo Salvini, Cazzaro di Padania, il nostro, Decio Cavallo Occhiuto, Cazzaro di Calabria. E’ una sfida mitica. Essendo della stessa pasta tra loro si capiscono al volo. Con tutti questi soldi che vanno e vengono ci viene in mente l’altro episodio di Totò truffa. Quello dove il proprietario di casa cerca di farsi pagare l’affitto di casa da Nino Taranto nel ruolo del padre di Totò.
Il dialogo è fantastico.
PADRONE DI CASA: Maggiore, lei mi deve nove mesi di pigione: l’affitto di questa casa.
TARANTO: Ma lei c’ha le pigne!
PADRONE DI CASA: Io?
TARANTO: Semmai mia figlia (che è sempre Totò ma travestito da donna, ndr) glieli deve dare: io sono a carico di mia figlia.
PADRONE DI CASA: Ma come, suo figlio è a carico suo e lei è a carico di sua figlia?
TARANTO : Eh, non ci faccia caso: ci carichiamo e ci scarichiamo a vicenda… Siamo o non siamo in democrazia?”.
Ecco, lo stesso fanno Matteo Salvini e Roberto Occhiuto: si caricano e si scaricano a vicenda. Salvini carica il Ponte ad Occhiuto e Schifani. Occhiuto lo carica sulle spalle di Salvini, Schifani invece scarica le spese su Salvini e Occhiuto. Non fateci caso, potrebbero dire. CI CARICHIAMO E SCARICHIAMO A VICENDA. Però il nostro Decio Cavallo che si crede il più furbo, ha fatto anche la battuta: “‘Ccà nisciuno è fesso, si ricordi che io sono calabrese – dice ridendo -. Se dò 300 milioni per realizzare il Ponte ne devo avere indietro almeno il triplo e così è stato”. Salvini nella parte di Totò potrebbe esclamare al nostro Decio Cavallo Occhiuto: “Affare fatto! Il provolone mi ha dato 200 milioni e l’affare è concluso”.
Verrebbe da dirgli, certamente. Siamo messi proprio bene. Tanto faremo la fine dell’Autonomia, fino a poco tempo fa Roberto il Cazzaro di Calabria aveva dichiarato che avrebbe fatto le barricate se non si stabilivano i Lea. I livelli essenziali di assistenza nessuno li ha visti, ma lui, alla scordata, sempre ad Atreju ha dato il via libera dichiarando che è per l’Autonomia di Calderoli. Lo stesso finirà con il Ponte, per adesso ci fregano 300 milioni e ancora non c’è nemmeno il progetto esecutivo, pensate voi da qui al 2035 quanti altri soldi ci fotteranno. Sarà che ‘Cca nisciuno è fesso, ma la mamma dei cretini è sempre incinta.