“Occhiu’, la sanità vibonese non è un selfie di cantiere…”

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE ROBERTO OCCHIUTO

di Antonio Piserà, ex consigliere comunale di Tropea

Presidente Occhiuto,
qui non stiamo parlando di un semplice problema amministrativo.
Qui stiamo parlando di una sanità che è collassata, di un territorio che da anni grida e non viene ascoltato, di un’emergenza che non può più essere nascosta dietro comunicati, conferenze stampa o slogan.

La notizia che Lei possa non partecipare alla riunione convocata dal Prefetto di Vibo Valentia, dott.ssa Anna Aurora Colosimo, rappresenta un fatto gravissimo.
In un momento come questo, la Sua assenza non sarebbe una scelta tecnica:
sarebbe una ferita politica, istituzionale e morale per l’intero Vibonese.

Non ci servono deleghe. Ci serve il Presidente.

La Prefetta, al quale va il plauso,  ha avuto il coraggio di chiamare tutti al tavolo: Asp, sindaci, ordini professionali, sindacati, rappresentanze civiche e istituzionali.
Un atto di responsabilità e di rispetto verso un territorio umiliato da anni di disattenzione e promesse mancate.

Lei, Presidente, non può sottrarsi.
Non può inviare il subcommissario come se si trattasse di un incontro di routine.
Non è routine ciò che stiamo vivendo.
Non è ordinaria amministrazione:
è un’emergenza che minaccia la sicurezza e la dignità dei cittadini.

La sanità vibonese non è un selfie di cantiere.

Lo diciamo chiaramente:
la sanità vibonese non è un selfie davanti al cantiere del nuovo ospedale.
Non è un’immagine da campagna elettorale.

La propaganda è finita.
È stata utilizzata, certo, durante le elezioni.
Ma oggi siamo oltre:
siamo nel campo della realtà, una realtà fatta di ambulanze senza medici, reparti vuoti, pazienti abbandonati e presidi territoriali che stanno implodendo.

Il cantiere del nuovo ospedale non cura nessuno.
Un rendering non salva vite.
Una foto non sostituisce un reparto che chiude.

La gente ha bisogno di medici e infermieri ora, non tra dieci anni.
Ha bisogno di Urologia oggi, non di un progetto su carta.
Ha bisogno di dialisi funzionanti, non di promesse rilanciate sui social.

Tropea: un ospedale smontato pezzo dopo pezzo

Nel nuovo piano sanitario, l’ospedale di Tropea viene ulteriormente depotenziato:

  • Urologia cancellata definitivamente;
  • Dialisi al limite operativo;
  • Pronto soccorso cronicamente sotto organico;
  • Reparti frammentati, specialistiche assenti.

La Costa degli Dei – motore turistico della Calabria – non può avere un ospedale “di facciata”, vuoto dentro, simbolo di parole senza fatti.

Serra San Bruno: un presidio dimenticato

Anche Serra è allo stremo: personale ridotto, servizi incerti, attese interminabili.
Un territorio montano, già fragile, oggi completamente esposto al rischio.

Un territorio che La ha premiata, ma che Lei non può ignorare

Alle elezioni di ottobre i vibonesi Le hanno dato quasi il 52% dei voti.
Un consenso enorme, chiaro, forte.

Eppure:

  • nessun assessore vibonese in Giunta;
  • un solo consigliere eletto;
  • territori marginalizzati;
  • ospedali in agonia.

E oggi, come se non bastasse, il rischio concreto di un’assenza al tavolo prefettizio.
Sarebbe un gesto che il territorio vivrebbe come un tradimento istituzionale.

Il commissario ad acta è Lei

La riunione del 3 dicembre non è una riunione qualsiasi:
è la riunione convocata dal Prefetto al Commissario ad acta della sanità calabrese.

E quel Commissario è Lei, Presidente.
Delegare significherebbe sottrarsi alle proprie responsabilità.
Significherebbe mandare un messaggio devastante:
che i problemi della sanità vibonese non meritano la Sua attenzione diretta.

Presidente, venga a Vibo e guardi negli occhi questa provincia

Venga a dire ai cittadini:

  • cosa succederà all’Urologia;
  • quando verrà stabilizzato il personale di Dialisi;
  • quali reparti verranno potenziati e quali salvati;
  • se Tropea tornerà un ospedale vero o resterà un contenitore vuoto;
  • se Serra avrà dignità o solo promesse da campagna elettorale.

Venga a incontrare chi ogni giorno lotta per assicurare cure dignitose.
Venga ad ascoltare chi soffre, chi protesta, chi non si rassegna.

Il Vibonese non vuole altri comunicati. Vuole responsabilità.

Non vuole foto davanti ai cantieri.
Non vuole slogan.
Non vuole campagne elettorali mascherate da annunci sanitari.

Vuole fatti.
Vuole presenza.
Vuole rispetto.

Presidente,
questa provincia non accetta più assenze.
Non accetta più deleghe.
Non accetta più propaganda.

La attendiamo a Vibo.
Non un sostituto.
Lei.

Con determinazione e con la forza della verità,
Antonio Piserà
Ex Consigliere Comunale – Tropea