ROBERTO OCCHIUTO: STAI SERENO!
Il presidente Roberto Occhiuto di ritorno da quel di Bruxelles, con dire un po’ spocchioso ha affermato: “L’avevo detto: controllate tutto. Mi stanno prendendo in parola… Ben vengano i controlli e gli approfondimenti: i Dipartimenti della Regione Calabria non hanno nulla da nascondere ed hanno agito sempre in totale trasparenza e secondo quanto previsto dalla legge”. Ecco, questo è il Robertino che ci piace: fanfarone, gradasso, chiacchierone. Non quello visto nel filmato in cui comunicava urbi et orbi di aver ricevuto un avviso di garanzia tra il frignoso e il piagnone “Per la prima volta nella mia vita ho ricevuto un avviso di garanzia… un avviso per corruzione. A me? …Gestisco la Regione con rigore assoluto che non ho fatto mai niente (su questo non ci piove, soprattutto per il popolo, ndr) che si avvicinasse pure lontanamente a un’ipotesi di corruzione (mancava una lacrima è l’effetto scenico sarebbe stato perfetto, ndr)”.
Era così agitato e nervoso da sconfinare persino nel volgare: “Solitamente si dice ‘sono sereno, confido nella magistratura’. Sono sereno un piffero… non sono sereno, perché essere iscritto nel registro degli indagati per me è una cosa infamante: è come se mi avessero accusato di omicidio. È una cosa inverosimile che io possa essere avvicinato a una ipotesi anche lontanamente vicina alla corruzione”.
Oggi ci fa piacere constatare che le perquisizioni in Regione non sono un tentato omicidio ma acqua di rose. Speriamo per lui che non finisca come Letta con Matteo Renzi e che il procuratore Curcio magari prima di domenica non dichiari: “STIA SERENO PRESIDENTE OCCHIUTO”.
Visto che Occhiuto all’improvviso ha riguadagnato la parola poteva spendere due paroline sui criteri di nomina di due indagati eccellenti come il Dott. Andrea Bruni e il Dott. Eugenio Garofalo. Entrambi accusati di truffa perché, pur avendo un contratto di esclusività con l’Ospedale Mater Domini e l’Università Magna Graecia (qualcuno spiegasse che significa Magna perché molti lo confondono e non solo all’università …) avevano consulenze e collaborazioni in ogni dove senza che nessuno se ne accorgesse. Ma di questi aspetti sono esaustivi gli articoli che stiamo pubblicando sin dal giorno fatidico dell’apertura dell’inchiesta della procura di Catanzaro.
Quello che molti giornali di regime non dicono è che il Dott. Andrea Bruni è anche consulente personale del presidente Occhiuto nell’ambito socio assistenziale sanitario. La prima nomina risale a febbraio 2023 con scadenza dicembre 2024. Rinnovata a gennaio 2025 con scadenza a fine anno. In più sarebbe stato nominato primario del reparto di Anestesia dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza senza averne i titoli. Anche se non si trova più la nomina e nemmeno il contratto, pensate come siamo avanti qui in Calabria…
Il Dott. Eugenio Garofalo, a sua volta, è Presidente del Comitato Etico territoriale della Regione Calabria. Il sito del Comitato Etico regionale afferma che i comitati etici sono organismi indipendenti. Il Comitato Etico della Regione Calabria è stato istituito con Dcreto del Commissario alla sanità il 16 maggio 2023. A presidente viene nominato Eugenio Garofalo con decreto dirigenziale n 7927 del 7 giugno 2023 emanato, non dal commissario governativo, ma dal Dipartimento alla Salute della Regione Calabria. Quindi abbiamo che il Comitato Etico regionale è stato istituito da Roberto Occhiuto come Commissario alla sanità nominato dal governo. Mentre il suo presidente Eugenio Garofalo è stato nominato dalla Regione Calabria nella persona del suo presidente Occhiuto Roberto. Un uomo dalle mille risorse. Uno, nessuno, centomila.
Ora, la vicenda giudiziaria farà il suo corso ma una domanda è lecito farla al presidente Roberto Occhiuto che si vanta ancora oggi di scegliere i suoi collaboratori in base alle capacità morali e professionali: MA LEI, CARO PRESIDENTE OCCHIUTO, MA COME LI SCEGLIE I SUOI COLLABORATORI? Ricordiamoci che anche Posteraro e Ferraro fanno parte del suo cerchio magico. Per non dire di Daffinà , che possiamo definirlo prezzemolo in ogni minestra. E in più, il Dott. Eugenio Garofalo a noi non risulta ancora aver presentato le dimissioni da presidente del Comitato Etico. Il suo nome viene riportato dal sito ufficiale del comitato come presidente. Sul sito non appare nessun comunicato del Comitato Etico di cui era previsto un incontro nella giornata del 3 luglio. Occhiu’, ma Garofalo è ancora presidente del Comitato oppure no? E quando avrebbe presentato le dimissioni ? E nell’eventualità perché non sono state rese pubbliche? E se fosse ancora presidente non si potrebbe almeno togliere l’aggettivo etico? Si potrebbe chiamare Comitato Occhiuto territoriale. Punto, due punti, punto e virgola.
Ora, tutte queste domande tocca farle a noi che siamo tra i pochi ad avere sempre denunciato il sistema di potere di Occhiuto mentre la maggior parte della stampa lodava e serviva a lingua in movimento a destra e a sinistra, sopra e sotto, per fare meglio e renderlo soddisfatto. Ma quello che è stupefacente è il silenzio della cosiddetta opposizione. Ci piace esagerare. Dopo il nefasto consiglio regionale in cui hanno onorato la “correttezza” di Occhiuto da novelli giuristi Carnelutti, dei tre capigruppo dell’opposizione – si fa per dire, ricordiamone i nomi ovvero Bevacqua, Lo Schiavo, Tavernise – non si hanno più notizie. Lo Schiavo è giustificato visto che deve ambientarsi nell’ennesimo passaggio. Passare da De Magistris a Fratoianni dopo essere stato nel gruppo misto con Talerico di Forza Italia richiede la giusta preparazione… Al posto di Bevacqua invece ha parlato Nicola Irto chiedendo che il dipartimento faccia chiarezza. Era meglio che stesse zitto per evitare l’ennesima figuraccia. E’ come se si fosse chiesto ai nazisti di farsi il processo di Norimberga… Ma poi abbiamo scoperto la verità : la mamma del dott. Bruni è vicesindaca del comune di Aiello Calabro, quello in cui comanda da decenni il collega di Bevacqua ovvero Franco Iacucci: c’è bisogno di aggiungere altro?
Dal canto suo il M5S è in silenzio stampa. Sull’argomento, così come sulle perquisizioni alla Regione, nessuna parola, nessun comunicato: silenzio stampa. La Baldino spara a palle incatenate quado si trova a Roma, la Orrico che parlava di intrecci tra pubblico e privato su cui il presidente doveva dare dei chiarimenti è scomparsa. L’unica sua traccia l’abbiamo sulla sua pagina facebook dove pubblica un post con l’intervista di Santo Gioffrè al Manifesto. Lei conclude il suo post scrivendo: “Una vicenda che appare torbida, eppure qualcuno dovrebbe spiegarla. Ci proverò anche io a chiedere lumi presentando una interrogazione parlamentare”.
Minchia, tutta la sua azione del M5S si riduce ad una interrogazione parlamentare… Però è da apprezzare la modestia, ha capito che non conta nulla e quindi si limita a dire ci proverò. Sembra quasi che lei sia una di passaggio in Calabria. Vuoi vedere che l’opposizione in Calabria tocca farla a Santo Gioffrè e a Gioacchino Criaco, i cui articoli peraltro pubblichiamo costantemente ormai da mesi? No, noi di Iacchite’ opposizione non ne possiamo fare: siamo poco attendibili (sic!)… perché siamo scostumati e forse anche brutti, sporchi e cattivi. Ma non si preoccupino i nostri lettori: continueremo a portare a galla un sistema marcio ma così marcio che più marcio non si può.