Occhiuto e le ditte amiche: oltre 1 milione al fratello del carabiniere e 5 milioni a Mazzuca e Perri

In città, a Cosenza, nonostante le assoluzioni “pilotate” dal porto delle nebbie, rappresentato in questo caso da uno dei giudici più scadenti e impresentabili come la signora Claudia Pingitore, amica degli amici e serva dei servi, il malcontento per gli affidamenti diretti, i cottimi fiduciari e gli appalti truccati dilagava ormai da anni.

Ma stranamente non si parlava mai di determinate ditte, che evidentemente avevano ampie coperture in procura a Cosenza. Per quanto ci riguarda, non passava giorno in cui non eravamo contattati da persone esasperate che ci raccontavano sempre maggiori particolari su quel “sistema Occhiuto” che continuava ad ammorbare la città e che era la perfetta continuazione del “sistema Franco Ambrogio/Nicola Adamo” in auge dal 2002, dopo la morte di Giacomo Mancini. Oggi il dissesto ha messo fine alle ruberie, c’è addirittura un tragicomico processo in corso nel porto delle nebbie che – come da scontatissimo copione – non condannerà nessuno e di conseguenza ci rimane solo una magrissima consolazione: sputtanare tutti i peones che negli anni hanno prosciugato le casse del Comune in combutta con il cazzaro truffatore.

Oggi ci occupiamo di autospurgo. Chi di noi non ha mai avuto un problema con perdite idriche e reti fognanti a pezzi? Basta fare un giro in città per rendersi conto di quanto sia diffusa questa magagna. Non tutti sanno, però, che il mezzo in dotazione a Palazzo dei Bruzi deputato ad aggiustare le falle è stato in riparazione per più di un anno. Di solito, quando viene segnalata una perdita o si rompe una fogna, il Comune manda direttamente il suo mezzo appoggiandosi alle imprese private solo quando c’è emergenza. Ma questa emergenza è durata più di un anno!!! La prova provata di quanto affermiamo si trova nella zona industriale di Rende, dove l’autospurgo del Comune è rimasto ormai ammuffito per mesi e mesi.

autospurgo

LA TERMOIMPIANTI DI IVAN MANDARINO, IL FRATELLO DEL “CARBO”

Una situazione che, a quanto pare, sembrava studiata a tavolino per consentire di lavorare a poche imprese, che in pratica hanno fatto cartello esattamente come è accaduto per gli altri lavori definiti di “somma urgenza”.

Parliamo, dunque, di un’altra branca degli ormai famigerati cottimi fiduciari assegnati sotto la soglia dei 40mila euro.

La Termoimpianti di Ivan Mandarino ha sede legale a Cerisano.

Il signor Mandarino ha un valore aggiunto che pochi altri possono permettersi. E’ il fratello dell’appuntato dei carabinieri Franco, in servizio presso la Procura della Repubblica di Cosenza. Grazie a questa sua relazione, è evidente che gode di un trattamento di favore da parte del nostro caro sindaco.

Le cifre ci dicono che l’impresa Mandarino ha già avuto liquidati lavori per 974mila euro e che ci sono impegni di spesa per 514mila euro. Siamo insomma a un movimento di soldi che tocca la cifra di 1milione 489mila euro. Ivan Mandarino fa parte dell’elenco degli imprenditori raggiunti da avviso di garanzia dalla procura ma non è stato rinviato a giudizio. Ognuno di voi potrà farsi un’opinione rispetto ai motivi di questo “salvataggio”. 

EDILPERRI E MAZZUCA: LAVORI PER QUASI 5 MILIONI DI EURO

Ma le imprese che realizzano i maggiori affari sono altre due: la EdilPerri e l’impresa di Nicola Mazzuca, che a sua volta controlla anche la SC Costruzioni.

L’impresa EdilPerri ha già conquistato da tempo le cronache dei giornali.

Quando esplose lo scandalo del Viale Parco e si scoprirono sotto la superficie del terreno rifiuti urbani e speciali, sacchetti di plastica, ritagli di tessuto, lattine, copertoni d’auto, carcasse di elettrodomestici e telai di autovetture, toccò proprio alla ditta EdilPerri portare a compimento i lavori di ripristino e smaltire tutta la massa dei rifiuti.

Senza voler scomodare nessun “potente”, era già evidente che questa impresa aveva le mani in pasta ed era molto considerata dal sistema di potere.

Sono passati un po’ di anni e la EdilPerri successivamente si è messa a viaggiare a braccetto di un’altra impresa che movimenta parecchio denaro, cioè quella del geometra Nicola Mazzuca (pare che siano anche parenti), Spesso e volentieri, Palazzo dei Bruzi ha assegnato determine a entrambe le imprese per gli affidamenti diretti riguardanti le riparazioni delle fogne e le perdite d’acqua, molto frequenti in città.

L’analisi delle determine porta alla luce numeri impressionanti.

L’impresa Mazzuca ha avuto liquidazioni per 878mila 941 euro e ha già somme impegnate per 1milione 914mila euro.

Il totale fa 2milioni 793mila euro!!!

Quanto alla EdilPerri, ha avuto già liquidati 648mila euro e ha impegni di spesa per 1milione 451mila euro. Per un totale di 2 milioni e 99mila euro. Unendo le forze, dunque, si sfiorano i 5 milioni di euro. Che sono poi ancora aumentati nel corso degli ultimi mesi, specie per quanto riguarda la ditta Mazzuca. 

Devono avere, dunque, qualche santo in paradiso. Chi? Di Mazzuca si dice che abbia un solidissimo rapporto con il sindaco Occhiuto per interessi legati a una serie di palazzi, uno in particolare sul quale stiamo raccogliendo informazioni.

Su Perri, invece, erano in molti a dire che fosse legato al procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla. Per amore di verità, dobbiamo sottolineare che, dopo che Iacchite’ aveva reso noto questo legame, la EdilPerri (al contrario della ditta Mazzuca, che ha continuato a rastrellare determine) non ha più avuto trattamenti di riguardo e non ha più viaggiato insieme alla ditta del geometra amico intimo del cazzaro. Mazzuca e Perri fanno parte del gruppo degli imprenditori raggiunti da avviso di garanzia da parte della procura di Cosenza. Pasquale Perri è stato anche rinviato a giudizio prima di essere assolto anche lui grazie alle solite “coperture” ma della sua impresa torneremo a scrivere molto presto.