Occhiuto, Furgiuele e l’inquinamento marino: che domenica bestiale

OCCHIUTO, FORGIUELE E L’INQUINAMENTO MARINO

Ormai le domeniche in Calabria sono diventate delle domeniche bestiali come canta Fabio Concato. Forse a lui è venuta a noia la sua stessa canzone da quando ha saputo cosa succede nelle acque della Calabria.

Questa domenica ci si mettono in due. Il presidente Roberto Parmacotto posta la foto di un tubo tranciato nelle acque di Gizzeria con la scritta chi avvelena il mare è nemico della Calabria. Non trascorre nemmeno un’ora è il sindaco di Gizzeria lo smentisce categoricamente che tutta la rete fognaria è collettata e che quindi quegli scarichi non vengono dal suo paese.

Ci si mette pure l’on. Furgiuele, quello della Lega, amico di Salvini, conosciuto in tutta Italia dopo le dichiarazioni e i video alla ‘nduja di Roberto Saviano. Un po’ gasato dalla fama conquistata pubblica a sua volta un video dove si vede lui sul suo yacht nelle acque di Lamezia che intervista il direttore dell’Arpacal dopo il sopralluogo effettuato nelle acque dopo la segnalazioni di mare sporco fatta a lui personalmente da cittadini privati.
Quindi l’on. Furguele ci tiene a informarci che lui, non si capisce in base a che potere, ha mobilitato un ente pubblico facendo arrivare sul posto una squadra con il direttore in testa.

Esulta il Furguele: “Ci siamo attivati immediatamente: sopralluogo con l’Arpacal, con il direttore Iannone, prelievi in alto mare e lungo la costa, contatti con il presidente della Regione e coinvolgimento delle forze dell’ordine, in particolare i Carabinieri Forestali”. E visto che c’ è prende pure i poteri del presidente della Regione tanto avrà pensato che quello è cotto. Con piglio decisionista ha proclamato: “Andremo fino in fondo a questa vicenda: già da domani mattina sono previsti ulteriori monitoraggi attraverso droni e robot subacquei che scandaglieranno i fondali del golfo, proprio nella zona in cui oggi abbiamo riscontrato l’anomalia”. E tutti a seguirne l’esempio, funzionari dell’Arpacal che a loro volta postano filmati spiegando che il nemico è circondato. Non si capisce dov’erano tutti questi scienziati in questi anni.

Minchia, un altro che vuole usare robot, ruspe, escavatore, satelliti, droni. Siccome è amico di Putin, può chiedere a lui se HA STATO PUTIN.
Ma poi queste spese di un’iniziativa personale le paga lui, la giunta Murone, la Regione Calabria o andranno nei 49 milioni che la Lega deve allo Stato?

Naturalmente il primo a lanciare l’allarme sulla presenza di una specie di Loch Ness del Tirreno é stato il presidente Roberto Occhiuto. Lui non più tardi di un mese fa con tanto di foto ci mostrò la bellezza di sette, dicasi sette, condutture segrete fotografate dai mezzi speciali super tecnologici della regione Calabria. Combatteremo questi criminali esclamò il presidente in un video memorabile.

La domenica successiva toccò al povero assessore all’ambiente collegarsi dalle spiagge dell’Angitola in giacca e cravatta che sgocciolava sudore da ogni poro per comunicarci al fianco di una ruspa che gli scavi stavano per iniziare alla scoperta delle condutture nemiche. Niente, niente da fare, anche quella domenica fu bestiale che ancora il pacioccone Giovanni Calabrese da Locri stenta a riprendersi e maledice quando accettò le deleghe all’ecologia e al turismo. Lui che a Locri faceva la pacchia come sindaco e lo chiamavano Giovannone, cervello fine e scarpe larghe.

Arriva la quarta domenica di giugno e in collegamento diretto eurovision il presidente Occhiuto denuncia pubblicamente che sta per portare la solidarietà al direttore dell’Arpacal, sempre lo stesso, e ai dirigenti di Calabria Verde perché qualche criminale aveva fottuto due provette dell’acqua santa dell’Angitola. Nella stessa domenica bestiale, sotto scorta del nostro presidente, i coraggiosi funzionari tornano sulle sponde del fiume per nuovi prelievi. Forse abbiamo scovato il nemico, esulta Robertino. Niente, dopo pochi giorni esce il risultato, tutto nella norma, forse un po’ di merda di troppo in un tratto del fiume. È il caso di dirlo che figura di m… Da quel giorno, avendo notato questi strani segnali iniziali di squilibrio mentale, forse dovuti allo stress di ben altri avvenimenti, viene appellato comunemente come Robertino Parmacotto. Sembra un film e anche dei migliori di Totò: Totò, Peppino e l’inquinamento marino.