Occhiuto-Oliverio-Zinno: il patto corrotto per metro e Museo di Alarico e la gara illegittima

Mario Occhiuto è accusato di associazione a delinquere e di corruzione dalla procura della Repubblica di Catanzaro e figura tra le venti persone alle quali è stato notificato l’avviso di chiusura indagini. Il suo coinvolgimento nell’inchiesta riguarda la realizzazione del cosiddetto “Museo di Alarico” all’interno dell’accordo di programma per la metropolitana leggera.

“… Mario Occhiuto – si legge nell’avviso -, in qualità di pubblico ufficiale, sindaco del Comune di Cosenza, per compiere un atto contrario ai suoi doveri di ufficio, dunque, per sottoscrivere l'”Accordo di Programma per la realizzazione di un sistema di mobilità sostenibile attraverso opere strategiche e il collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e Università della Calabria” nonché per adottare ogni altro atto amministrativo di sua competenza per agevolare la realizzazione dello stesso progetto regionale, ACCETTAVA, quale utilità indebita, la promessa avanzata, in concorso tra loro, dal presidente della Giunta della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio per il tramite del dirigente del Dipartimento Lavori Pubblici Luigi Zinno, di ottenere, da parte della Regione Calabria, i finanziamenti e le coperture amministrative per la realizzazione del Museo di Alarico, oggetto di gara d’appalto (illegittima) indetta dal Comune di Cosenza nell’ambito del più ampio intervento di “Riqualificazione della confluenza dei fiumi Crati e Busento e realizzazione del Museo di Alarico”.

“… Per tutti, con l’aggravante di avere rispettivamente formulato ed accettato una promessa illecita relativa a contratti ed accordi in cui sono interessate la Regione Calabria ed il Comune di Cosenza quali amministrazioni di appartenenza dei pubblici ufficiali coinvolti…”.