Olimpiadi, Parigi, Crotone: un legame iniziato oltre 300 anni fa. La storia di Milone, l’atleta più forte di tutti i tempi

di Bruno Palermo

Fonte: Sky Sport

Olimpiadi, Parigi, Crotone un legame iniziato oltre 300 anni fa, ma questa storia inizia prima con questo grandissimo atleta, Milone di Crotone, definito il più forte di tutti i tempi, per sette volte campione alle Olimpiadi antiche tra il 540 e il 512 a.C. Faceva parte di quella splendida scuola atletica crotoniate: ma chi era Milone da Crotone, lo spiega il direttore del Museo archeologico nazionale di Crotone, Gregorio Aversa.

“Dalle fonti letterarie che raccontano di lui, sappiamo che fu intanto un aristocratico crotoniate, sacerdote della Dea Hera, ma soprattutto un grande atleta. A un certo punto Milone ebbe una tale fama da essere riconosciuto come massimo esponente di una vera e propria scuola di atleti che si era formata su Crotone. Gli atleti crotoniati furono famosi nell’arco di più di un secolo. Di Milone ci sono tante narrazioni, tanti episodi, alcuni sicuramente esagerati ma che vogliono sottolineare la sua capacità e dev’esserci stata perché già da giovane lui gareggiò. Uno di questi episodi ricorda che riusciva a stare fermo su uno scudo, unto, e tenendo in mano una melagrana nessuno riusciva a strappargliela dalle mani. Oppure in un altro caso si diceva che non riuscisse nemmeno a piegare il dito quando lui si posizionava con la mano ferma, a indicare la sua fermezza. Poi si racconta che riuscì a portare sulle sue spalle la statua che lo raffigurava quando vinse ad Olimpia o che portava su di se un toro che aveva vinto e che poi lo mangiò tutto intero. Sono racconti esagerati ma che spiegano bene la sua forza e la sua potenza”. 

La figura di Milone, ma ancor più la sua morte – si narra che ormai anziano cercò di aprire un tronco di albero con le mani e restando incastrato venne sbranato dalle fiere – ispiró Luigi XIV, il Re Sole, che nel 1682 commissionó a Pierre Puget la statua che ora si trova al Louvre. Era un monito: “Anche l’atleta più forte e valoroso del mondo non può sfidare la natura”.

Di Milone scrissero tra gli altri Shakespeare e Dumas. Il sette volte vincitore di Olimpia era talmente caro ai francesi che per le Olimpiadi di Parigi del 1924 – esattamente cento anni fa – fecero stampare un francobollo celebrativo raffigurante l’atleta crotoniate.

Una scuola atletica talmente forte quella crotoniate da far scrivere allo storico greco Strabone: “L’ultimo dei crotoniati è il primo dei greci”. Si riferiva alla gara dello Stadion nelle Olimpiadi del 576 a.C. quando Erarostene da Kroton arrivò primo, alle sue spalle altri suoi sei concittadini e ultimo un ateniese.