Omicidio Bellocco. La ricostruzione e la difesa di Beretta: “Mi sono difeso”

La ricostruzione e la difesa di Beretta

Sarà interrogato nel pomeriggio in ospedale, dove è piantonato, Andrea Beretta, il quale al culmine di una lite maturata nell’ambiente degli ultras dell’Inter, ha ucciso Antonio Bellocco. I due, secondo una prima ricostruzione ancora da verificare, erano in macchina davanti alla palestra di Cernusco sul Naviglio “Testudo». All’interno dell’auto ci sarebbe stata una colluttazione e Bellocco avrebbe sparato un colpo di pistola ferendo ad una gamba Beretta, il quale a sua volta, con un coltello, ha inferto uno o due colpi alla gola a Bellocco.
«Non avevo alternativa, mi sono difeso», ha detto Beretta parlando al telefono con il suo legale, Mirko Perlino. E questa sarà la versione che probabilmente renderà al pm Paolo Storari, che verso le 18 circa si recherà al San Raffaele per l’interrogatorio. Attualmente non è ancora stato formalizzato un provvedimento di arresto, ma Beretta resta piantonato in ospedale. Intanto, sul luogo del delitto gli investigatori stanno effettuanto i rilievi. Potrebbero essere fondamentali le immagini di una telecamera piazzata nei pressi della palestra, dove stamane Beretta era andato ad allenarsi e dove è stato raggiunto da Bellocco. I due, tra loro «amici» anche a detta di chi indaga, sono stati visti ridere e scherzare e poi uscire assieme dalla «Testudo» e salire sull’autovettura, teatro dell’omicidio. Nel primo pomeriggio di oggi i carabinieri non avevano ancora trovato la pistola.