Omicidio Bergamini, 49^ udienza. Dino Pippo Internò conferma le parole della cugina a Tiziana Rota: “Se sanno che mi ha lasciata lo ammazzano”

Isabella Internò con il cugino Pippo Dino Internò

Il breve rinvio della sentenza del processo per l’omicidio volontario pluriaggravato di Denis Bergamini (dalla fine di luglio al 1° ottobre con requisitoria, conclusioni e arringa a settembre) non ci impedisce affatto, anzi ci agevola nella necessaria, LUNGA e indispensabile opera di ricostruzione delle fasi salienti del processo. 

11 SETTEMBRE 2023 – 49^ UDIENZA

E’ ripreso in Corte d’Assise a Cosenza il processo per l’omicidio di Denis Bergamini, di cui è imputata la ex fidanzata Isabella Internò, accusata di omicidio volontario in concorso. Stamani nella 49^ udienza del processo è stato sentito il cugino della donna, Dino Pippo Internò.

Alla fine dell’udienza l’avvocato della famiglia Bergamini, Fabio Anselmo, ha dichiarato: “Dino Pippo Internò ha realizzato un vero e proprio colpo di teatro, involontariamente ovviamente. Perché ha riscontrato in maniera formidabile la teste Tiziana Rota, moglie del compagno di squadra di Bergamini, Maurizio Lucchetti. La Rota ha detto chiaramente che mentre si trovava a Cosenza pochi giorni prima dell’omicidio, in compagnia di Isabella, ha visto arrivare due giovani, uno dei quali è stato riconosciuto in Dino Pippo Internò, che lei indicava appunto come cugini. E ha riferito che la Internò le aveva intimato di stare zitta perché se i cugini avessero saputo che Denis l’aveva lasciata lo avrebbero ammazzato (https://www.iacchite.blog/omicidio-bergamini-45-udienza-tiziana-rota-smaschera-gli-assassini-di-denis-anselmo-testimonianza-drammatica/). Questa è una circostanza che fa venire veramente i brividi e interrogato su questo, Dino Pippo Internò ha ammesso che la cugina ha detto effettivamente queste parole a Tiziana Rota, anche se poi ha cercato di sminuirne il valore come contenuto, ma ha ammesso che queste parole sono state realmente dette da Isabella Internò a Tiziana Rota. E questo è un formidabile riscontro che, se mai ce ne fosse stato bisogno, dimostra la piena attendibilità della Rota, che tra l’altro non dice soltanto questo…”.

A un certo punto, l’avvocato Anselmo nel suo controesame al testimone, ha fatto cenno ad una intercettazione telefonica tra Isabella e Dino Pippo Internò, nel corso della quale l’imputata ha detto: “Oi Pì, tu lo sai, tu c’eri proprio…” (https://www.iacchite.blog/omicidio-bergamini-la-coda-di-paglia-di-isabella-e-dino-pippo-interno-oi-pi-tu-ceri-proprio/). Con un riferimento neanche tanto velato alla circostanza che Dino Pippo Internò fosse presente sul luogo del delitto. Il teste ha visibilmente vacillato farfugliando qualche parola mentre la presidente della Corte Paola Lucente è intervenuta bloccando il controesame dell’avvocato Fabio Anselmo motivando lo stop con il fatto che quella domanda potesse evidentemente nuocere alla posizione processuale del testimone.

A tale proposito, Anselmo ha affermato: “Ha fatto bene la presidente a fermarmi perché il teste stava deponendo contro di se, almeno così stava emergendo nell’aula, giustamente mi ha fermato e io ho terminato l’esame… Poi lascio a voi giudicare i contenuti di quella telefonata e il dirompente significato che ha nell’ambito delle responsabilità che noi riteniamo abbia l’imputata sull’uccisione di Denis Bergamini”.

Alla domanda se si aspettava questo tipo di testimonianza, Fabio Anselmo ha così risposto: “Francamente così no. Mi aspettavo una deposizione piena di contraddizioni perché già il verbale lo era, mi è dispiaciuto che si sia arrivati addirittura a mettere in dubbio l’onestà del procuratore Facciolla. In tutta sincerità mi sembra ingiusto e assolutamente sbagliato ma l’attendibilità su questo di Dino Pippo Internò è chiara… L’unica cosa che stavo pensando -mentre uscivo con l’avvocato Galeone – beh, Dino Pippo Internò fa la guardia giurata e ha il porto d’armi… Vabbé, ci sentiamo tranquilli…”.

Al momento Isabella Internò non ha intenzione di sottoporsi all’esame, ma “non escludo – ha detto il suo difensore, l’avvocato Angelo Pugliese – che possa cambiare idea, certamente rilascerà dichiarazioni spontanee alla fine”.

“Noi attendiamo le sue dichiarazioni – ha detto dal canto suo Anselmo -, attendiamo che decida e sciolga questa riserva che dura da due anni e faccia sentire la sua voce”.

Alla domanda della presidente Lucente se questo cambio di idea possa avvenire entro la data della prossima udienza, fissata per il 26 settembre, il legale ha acconsentito alla richiesta di sciogliere questi dubbi entro il 18 settembre.