dalla pagina FB dell’avvocato Fabio Anselmo
Ieri abbiamo discusso l’udienza preliminare per l’assassinio di Denis Bergamini. All’inizio del mio intervento, mi tremava un po’ la voce. L’emozione per aver seduta dietro di me, ad ascoltarmi, la nipote Alice che molto gli somiglia. Ho sentito tante volte lamentare le trentennali sofferenze della eterna indagata signora Internò. Mentre parlavo mi è via via montata la rabbia per quel posto rimasto vuoto affianco a me.
Dopo decenni di battaglie cercando la verità e giustizia per la morte del fratello, Donata non ce l’ha più fatta, stroncata dalla fatica. È mancata all’appuntamento che tanto ha aspettato e desiderato con tutte le sue forze, fino ad esaurirle.
Per le proprie sofferenze la signora Internò deve recitare solo il mea culpa.
Le sue menzogne, confortate dalle falsità certificate sulle condizioni del corpo di Denis dagli accertamenti “medico legali” effettuati il giorno della sua morte e quello successivo, su incarico del procuratore capo di allora, hanno depistato gravemente le indagini.
Donata Bergamini è la vera vittima di tutto ciò.
Non vedo l’ora di ritrovarla accanto a me durante il processo che dovrà essere celebrato. Perché un processo ci sarà. Nessuna diversa soluzione sarebbe tollerabile.