Omicidio Bergamini. I misteri degli “amici”, il memoriale e quell’autopsia che “preoccupa”

dalla pagina FB di Donata Bergamini

N.4…1/6/2017
È tardo pomeriggio ed il cognato dell’indagata sente il bisogno, insieme al giornalista Marco Cribari, di fare il punto della situazione. Punto condiviso dai due ‘amici’. Posso dire così visto il tono particolarmente amichevole che caratterizza tutte le loro conversazioni.
Mai, infatti, viene rivolta una domanda scomoda al Tiesi dal giornalista d’inchiesta.
La prima preoccupazione comune è per l’autopsia che si deve vedere come andrà. Ma come avrebbe potuto andare, mi chiedo io, se entrambi erano depositari della verità? Forse che l’interesse mediatico avrebbe potuto influenzare anche Denis da morto?
Ma il tema è comunque antipatico e si cambia subito argomento.
Parlano degli articoli di “Arcangelo” che sarebbero stati scritti in quei giorni.
Cribari rassicura l’amico e solidale Tiesi: si tratta di un memoriale che sarebbe molto suggestivo, di grande impatto emotivo ma del tutto privo di prove. Solo congetture.
È il memoriale fatto dall’avv Gallerani.

Cribari promette, tuttavia, a Tiesi di incontrarlo a Trebisacce dopo aver parlato con un paio di persone. Anzi si corregge: ragguaglierà il Tiesi su ciò che avrebbe poi saputo per telefono. Per telefono? Sì perché Cribari dice a Tiesi che è meglio, per loro, in quell’occasione, stare a distanza.
Misteri tra i loro rapporti.
Parlano ancora di Carchidi e di alcuni post con le firme della Internò.
Tiesi confida di aver contattata un’esperta grafologa che si è occupata anche di suicidio.
Dice di averle mandato anche tutti gli articoli di Cribari. Lei ha concluso che il quadro è chiarissimo. Che noi saremmo solo pazzi.
Cribari aggiunge che proprio perché è troppo chiaro, noi abbiamo bisogno di oscurarlo.
Analisi lucida, seria ed imparziale.
Alla prossima