Omicidio Bergamini, il viaggio della Internò a Salerno e l’incredibile racconto di Maurizio Lucchetti e della moglie

Il 29 novembre 2011 Isabella Internò viene interrogata a Castrovillari. Immediatamente dopo la sua escussione come persona informata dei fatti, viene intercettata una intensa conversazione tra Luciano CONTE (il marito poliziotto) e Isabella INTERNÒ in ordine al contenuto della deposizione e delle domande poste dagli inquirenti. Luciano CONTE in particolare chiede alla moglie chi è questa amica sulla quale le avevano fatto delle domande. Anche in questa occasione Isabella INTERNÒ mente al marito, sminuendo il rapporto di amicizia e di conoscenza con Tiziana ROTA, moglie dell’ex calciatore del Cosenza Maurizio Lucchetti, compagno di squadra di BERGAMINI.

Soprattutto gli tiene nascosti i giorni passati a Salerno, ospite della coppia ROTA/LUCCHETTI, a distanza di pochi giorni dalla tragica morte di Denis BERGAMINI. Isabella INTERNÒ, da persona abile ed astuta qual è, capisce che deve tenere il marito all’oscuro di questa circostanza e questo per via di una situazione che l’ha vista protagonista in quei giorni trascorsi a Salerno…

Il viaggio di Isabella INTERNÒ a Salerno, più precisamente a Vietri sul Mare, ospite dei coniugi LUCCHETTI/ROTA è avvenuto a distanza di pochissime settimane dalla morte di Donato BERGAMINI. Ed è la cronaca di un viaggio che merita “assolutamente” un capitolo a parte. 

IL VIAGGIO DI ISABELLA INTERNO’ A SALERNO

Maurizio LUCCHETTI ha detto dopo circa 10 giorni dopo la morte di Denis. Sia Maurizio LUCCHETTI che Tiziana ROTA hanno parlato di una permanenza a casa loro della donna di circa 10 giorni. Questa circostanza rafforza ancor di più l’amicizia che legava la INTERNÒ a Tiziana ROTA:
“…dopo circa 10 giorni dalla morte di Bergamini, la Internò venne da noi a Salerno. Non ricordo adesso se la invitammo noi, al fine di tirarle su il morale o viceversa se fu una iniziativa della stessa Isabella…”

“…dopo qualche giorno dalla visita fatta ad Isabella INTERNÒ, insieme a mio marito, subito dopo la morte di BERGAMINI… Isabella venne a casa mia ospite a Vietri Sul Mare fermandosi per circa 10 giorni…”.
Il tempo trascorso da Isabella INTERNÒ a casa loro, a distanza di pochi giorni dalla terribile morte di Donato BERGAMINI, ha prodotto nei coniugi LUCCHETTI/ROTA la consapevolezza che costei non fosse affranta e addolorata per tale accadimento. Emerge, dal ricordo di Maurizio LUCCHETTI e di Tiziana ROTA, la totale insensibilità di Isabella INTERNÒ per la tragica fine del ragazzo per il quale lei diceva di provare un così grande amore. Di quel <<dolore inconsolabile>> che la INTERNÒ si preoccupava di mostrare a tutti, davanti alle telecamere il giorno delle esequie, non era rimasta la benché minima traccia…

“…Durante la permanenza a Salerno, che si protrasse circa 10 giorni… devo dire che, a differenza di quel che pensavamo io e mia moglie, nei giorni nei quali Isabella venne da noi a Salerno non era affranta e addolorata per la morte di Bergamini, successa qualche giorno
prima…”;
“…. [quando] Isabella venne a casa mia ospite…nonostante argomento costante delle nostre conversazioni fosse la morte violenta di Denis, ho avuto la sensazione netta di una persona né sconvolta né addolorata per la morte di chi era stato il suo ragazzo fino a tempo prima…”.

La freddezza e l’indifferenza di Isabella INTERNÒ trova <<sublimazione>> nella relazione occasionale da lei allacciata con un calciatore, compagno di squadra di Maurizio LUCCHETTI, tale Carmine DELLA PIETRA.

Di seguito il ricordo di Maurizio LUCCHETTI e della moglie: “…devo dire che, a differenza di quel che pensavamo io e mia moglie, nei giorni nei quali Isabella venne da noi a Salerno non era affranta e addolorata per la morte di Bergamini, successa qualche giorno prima.
Questa cosa mi colpì particolarmente così come il fatto che Isabella uscì con un calciatore che giocava nella Salernitana con me, conosciuto durante quel breve soggiorno a casa mia…”.
“…ho avuto la sensazione netta di una persona né sconvolta né addolorata per la morte di chi era stato il suo ragazzo fino a tempo prima, inoltre proprio durante quei giorni lei intrattenne una relazione occasionale con un compagno di squadra di mio marito, cosa che mi lasciò a dir poco basita e che mi determinò a non cercarla più e ad interrompere qualsiasi tipo di rapporto…” .

Sentito in merito alla vicenda, Carmine DELLA PIETRA ha confermato la relazione avuta con Isabella INTERNÒ nei giorni che costei passò a Vietri Sul Mare. L’uomo ha dichiarato che al momento non conosceva la sua identità, ovvero che si trattava della fidanzata del calciatore Donato BERGAMINI (che lui conosceva solo di vista) e che la stessa si era trovata con il calciatore al momento della morte. Quando, a distanza di qualche mese dalla relazione, seppe tramite i giornali chi era veramente, provò imbarazzo per quell’avventura che, ha riferito, non avrebbe mai intrapreso se avesse saputo la vera identità della donna:

“…Ricordo che Lucchetti, che abitava a Vietri sul Mare, mi disse, un giorno, di aver invitato a Salerno un’amica della moglie la quale si trovava in un momento particolare della sua vita e stava giù di morale. Non mi disse di preciso cosa fosse successo alla ragazza. Sta di fatto che fu Lucchetti a presentarmi questa ragazza, di nome Isabella: ci trovavamo allo stadio e Isabella, insieme alla moglie di Lucchetti era venuta a vedere la partita…Se non sbaglio era alla fine del 1989 o agli inizi del 1990…Durante la permanenza a casa dei Lucchetti, incontrai Isabella a casa degli stessi, Isabella era una ragazza carina. Tra di noi scattò subito un’attrazione fisica, da parte di entrambi… Durante i giorni-circa una diecina-che Isabella si intrattenne a casa dei Lucchetti ebbi con lei una relazione, più che relazione un incontro occasionale, che però non sfociò in una storia seria, perché lei una volta andata via non si fece più sentire né io tanto meno la chiamai… Dopo circa 3/4 mesi che Isabella aveva lasciato Salerno leggendo i giornali scoprii che Isabella era stata la ragazza del giocatore del Cosenza Donato Bergamini, che si trovava con lui al momento della morte…Ricordo che ci rimasi male e sinceramente se lo avessi saputo, mi sarei astenuto dall’avere con lei una relazione occasionale, per una forma di rispetto verso Donato Bergamini, che conoscevo di vista… Durante la nostra frequentazione Isabella… non mi parlò mai della sua storia con Bergamini e nemmeno della tragica morte di quest’ultimo…” ;

Come visto, Carmine DELLA PIETRA colloca la visita di Isabella INTERNÒ alla fine del 1989 massimo gli inizi del 1990, mentre Maurizio LUCCHETTI e la moglie hanno parlato di qualche giorno dopo la morte di Donato BERGAMINI.
Ebbene c’è un’altra testimonianza grazie alla quale possiamo, senza ombra di dubbio, ritenere che la permanenza di Isabella INTERNÒ a Vietri Sul Mare sia da far risalire a qualche giorno dopo la tragedia, al massimo pochissime settimane, ma comunque entro il 1989. Si tratta della già citata Valeria BISCIGLIA, amica di Isabella Internò, la quale ricorda che avendo incontrato Isabella qualche settimana dopo la tragedia, però sempre nel
1989, questa le parlò del suo viaggio fatto a Salerno, ospite di un’amica, moglie di un calciatore. La BISCIGLIA ricorda che in questo frangente notò Isabella Internò più sollevata e serena, e difatti lei le confermò che grazie ai giorni trascorsi a Salerno, poiché si era staccata dall’ambiente di Cosenza, aveva ritrovato un po’ di tranquillità e di serenità:“…devo dire che dopo la tragedia io rimasi insieme ad Isabella quasi per tutta la settimana, scendevo tutti i giorni a casa sua… visto che come già detto Isabella aveva un gruppo di amici che non la lasciavano mai, decisi di diradare un po’ le visite.

Quando la rividi, dopo qualche settimana ma siamo sempre nel 1989, Isabella mi raccontò di aver trascorso qualche giorno a Salerno a casa di amici, nello specifico un ex calciatore del Cosenza, che con la moglie l’avevano ospitata per farle superare lo shock. Di tale viaggio non aggiunse altro ma ricordo che in questa circostanza che mi raccontò del viaggio a Salerno, la trovai più sollevata e mi disse che in effetti a Salerno, forse perché si era staccata dall’ambiente di Cosenza, aveva trovato un po’ di serenità e tranquillità…”…

In questa sede non si può non valorizzare l’assoluta discontinuità tra ciò che Isabella INTERNÒ vuole far credere, attraverso la simulazione e la dissimulazione di fatti e situazioni, e ciò che è la realtà del suo comportamento.

Così Isabella Internò al funerale di Donato BERGAMINI si mostra sconvolta e disperata per la tragedia che aveva vissuto, per essere stata testimone del suicidio del calciatore. Eppure Isabella INTERNÒ, che aveva detto di amare così tanto Donato BERGAMINI – addirittura da sperare che le chiedesse di tornare con lui quando, quel pomeriggio del 18 novembre
del 1989, le avrebbe domandato telefonicamente di incontrarsi – a distanza di così poco tempo dalla drammatica morte di Donato BERGAMINI, dimostrando mancanza di sensibilità e di afflizione per quell’evento, intrattiene una relazione occasionale con un calciatore conosciuto da pochissimo tempo…