Questa mattina davanti alla Corte d’Assise di Cosenza, la parte civile ha concluso la sua discussione nel processo per l’omicidio volontario pluriaggravato di Denis Bergamini. Unica imputata, anche oggi contumace, Isabella Internò. Hanno preso la parola l’avvocato Alessandra Pisa e l’avvocato Silvia Galeone, collaboratrici dell’avvocato Fabio Anselmo, che in chiusura di udienza è intervenuto ancora in maniera breve per focalizzare alcuni punti importanti. Ma partiamo dalla discussione dell’avvocato Alessandra Pisa, che al termine dell’udienza ha rilasciato una dichiarazione ai cronisti.
I comportamenti di Isabella Internò
Sono partita da un dato, quello che lei dice a Tiziana Rota, a Salerno, a distanza di pochi giorni dalla morte di Denis Bergamini. Le dice che “è stato giusto così” e questa è una chiave di lettura che ci rende evidente che effettivamente per lei è stato questo. Andava fatto, l’ha fatto, l’ha voluto e quello che ha voluto è stato riappropriarsi di quello che Denis le aveva tolto: il ruolo da moglie. L’ha punito per non averglielo dato, se l’è ripreso, si è ripresa l’immagine che lui le aveva tolto di moglie del calciatore emergente. Il suo comportamento è stato convergente in questo senso: si è ripresentata con questo nuovo look nella città di Cosenza e soprattutto nel Cosenza Calcio, che era il luogo in cui voleva rientrare da signora Bergamini. Denis non gliel’ha permesso e lei ha eliminato l’ostacolo.
Le risultanze medico-legali
Non è stato difficile per noi smontare le tesi della difesa perché gli argomenti si smontano da soli. Sono separati dal reale e dalla risultanze processuali e sono astratti. Sono stati messi – giustamente da parte della difesa – per provare ad intralciare quello che è un processo che è assolutamente lineare. Il corpo di Denis parla di uno svuotamento di sangue ma da morto. Laddove invece dà segni di vitalità, ci sono segni convergenti per la realizzazione di quel fenomeno asfittico che ha avuto come precedente quell’azione omicidiaria della quale Denis è stato vittima. La scienza in questo caso ci ha aiutato: sono intervenuti tantissimi consulenti in questo processo e le voci sono concordi anche da questo punto di vista.
Manca l’ipotesi alternativa del suicidio, della fuga, non c’è niente che stia in piedi. Isabella Internò fornisce tantissime versioni di quello che avrebbe detto Denis: dall’andare in Grecia, o alle Hawaii, ai problemi col Cosenza, ai problemi grossi in casa, ad ognuno diceva una cosa diversa e nessuna di queste era vera e trova un minimo riscontro. Di questi dati bisogna tenere conto.