Omicidio Bergamini, la testimonianza che scotta: “Pisano diceva che Denis era già per terra”

Sono passate da poco le 23,30 del 29 novembre del 2017 quando Federica Sciarelli annuncia il “pezzo” di Paolo Fattori sull’omicidio di Denis Bergamini a “Chi l’ha visto?”. La popolare trasmissione di Raitre è stata vicino alla famiglia di Denis fin dal primo giorno e nel corso di questi interminabili 33 anni ha sempre seguito con grande risalto tutta la vicenda. Figurarsi quel giorno, il 29 novembre del 2017, il giorno dell’incidente probatorio grazie al quale periti di grande prestigio hanno definitivamente chiarito che Denis è stato ucciso.

Fattori ripercorre ancora una volta tutti i fatti salienti del caso: Isabella e la sua voglia matta di farsi sposare da Denis, Isabella “peggio dell’Attak” che rincorreva dappertutto Denis con la sua gelosia morbosa, il racconto di Tiziana Rota che si sentì da dire da quella specie di donna che “piuttosto che saperlo di un’altra preferisco che muoia”, i due cugini che le fanno da scorta e la telefonata alla nuova fidanzata Roberta alla quale Denis confida che “qualcuno mi vuole male”.

L’annunciata testimonianza inedita è quella di un camionista che quel maledetto pomeriggio si trovava proprio a Roseto Capo Spulico, dietro il camion di Raffaele Pisano da Rosarno, quello che nel “piano diabolico” degli assassini avrebbe dovuto investire Denis. Si tratta di una registrazione audio di Donata Bergamini, che è stata rintracciata non molto tempo fa da questo camionista. “… Nel 1989 ero un ragazzo e quella sera mi trovavo proprio lì, dietro a quel camion. Ricordo che frenò improvvisamente, aspettai qualche secondo e mi chiedevo perché non ripartisse. Allora scesi dal camion e mi avvicinai al lato guida e l’uomo che guidava indicando il cadavere di Bergamini diceva: “Non c’era. non l’ho visto, era già per terra, era già per terra…”. Voltai lo sguardo e dal lato di là c’erano tre persone tra le quali una ragazza che urlava disperata alla quale chiesi se quell’uomo steso a terra fosse un suo parente…”.

La registrazione si ferma qui, non viene specificato come quel camionista abbia lasciato la scena del delitto ma il procuratore Facciolla lo ha ascoltato e la sua testimonianza oggi fa parte del fascicolo del processo, che ormai ha la verità in pugno. Una verità che, per il momento, inchioda alle loro gravissime responsabilità non solo Isabella Internò ma anche Raffaele Pisano, il quale prima o poi dovrà giocoforza testimoniare al processo e questo giorno potrebbe essere giovedì 24 novembre. In attesa di sapere chi sono i loschi figuri che hanno agito in concorso con loro, che ormai sono additati da tutti quando camminano per le strade di Cosenza e dintorni.