Omicidio Bergamini, il sangue trovato sulla Maserati è di Isabella Internò?

Isabella Internò in una foto recente

Le manfrine di Isabella Internò e di suo marito poliziotto, del legale Angelo Pugliese e di sua sorella la poliziotta non sono servite a niente.

Il procuratore Facciolla ha anticipato la richiesta di incidente probatorio che l’avvocato Pugliese aveva preannunciato ma mai presentato col solo intento di perdere tempo e adesso siamo arrivati al dunque. Nei prossimi giorni sarà riesumata per la seconda volta la salma di Denis Bergamini e si potrà finalmente procedere ad esami al passo con i tempi ed in grado di dirci con sicurezza se il calciatore del Cosenza era già morto quando è stato sormontato dal camion a Roseto Capo Spulico.

Sarà la prova decisiva delle menzogne di Isabella Internò e dei suoi protettori che continuano incredibilmente a sostenere la tesi del suicidio di Denis.

Oggi, con un bell’articolo su Gazzetta del Sud, Arcangelo Badolati spiega nei dettagli come si procederà con l’incidente probatorio e ci rinfresca la memoria anche su un particolare non certo secondario, che riguarda il ritrovamento sulla Maserati di Denis Bergamini di una piccola traccia di sangue appartenente ad una donna.

Ma procediamo con ordine e vediamo quali sono i passaggi essenziali sui quali occorrerà definitivamente fare chiarezza.

1 – Esaminare i resti del calciatore dal giugulo alle gambe a strati sottili con ricostruzioni in sagittale e coronale al fine di accertare le effettive lesioni scheletriche riportate dalla vittima al momento dell’incidente

2 – Prelevare i capelli dalla salma ed eventualmente, se conservato, il midollo osseo per eseguire un esame tossicologico alla ricerca di tracce di farmaci o di droghe.

3 – Acquisire i blocchetti con i vari frammenti di organi, all’epoca del fatto ritualmente prelevati ed esaminati, per accertare con l’ausilio di modernissime tecniche di laboratorio la vitalità o meno delle lesioni riscontrate all’atto dell’esecuzione della unica e sola autopsia svolta dal professore Avato.

4 – Verificare l’eventuale presenza di tracce biologiche residue sulle scarpe della vittima, sulla moquette posizionata posteriormente ai due sedili dell’autovettura di Bergamini ed, in caso positivo, procedere all’analisi del dna.

5 – Accertare se il profilo genetico dell’individuo di sesso femminile isolato dal RIS di Messina nelle precedenti indagini attraverso una traccia ematica rinvenuta sulla moquette della vettura del calciatore, provenga dall’indagata Isabella Internò.

La piccola macchia di sangue era stata individuata in corrispondenza del sedile anteriore destro della Maserati con la quale, il pomeriggio del fatto, Bergamini e la Internò raggiunsero l’area di Roseto Capo Spulico dove il centrocampista venne poi trovato cadavere.