Ora anche la Dieni vuole abolire il Reddito di cittadinanza

A tutto c’è un limite. E Federica Dieni, deputata uscente eletta col M5s e ora passata con Renzi, lo ha ampiamente superato. Se è vero che cambiare idea è sinonimo di intelligenza, è anche vero che in questa “scelta” non bisogna mai barattare, però, dignità e coerenza. Se cambiare opinione comporta anche disfarsi dei propri valori etici e morali e dei principi su cui ognuno di noi forma la propria coscienza, più che una scelta intelligente, questo “genere di cambiamento”, somiglia molto al classico “salto della quaglia” in uso ai politici politicanti. Che è quello che ha fatto la Dieni dopo 10 anni di parlamento nelle file dei 5 Stelle, un bel cambio di casacca per mero opportunismo, nascosto sotto montagna di frasi fatte e spicciola retorica: “voglio ritornare a fare politica”, “le mie idee non coincidono più con la classe dirigente del Movimento”, “voglio continuare ad essere europeista” e cazzate simili. Come se qualcuno per dieci anni le avesse impedito di svolgere il compito che gli elettori le avevano assegnato.

La Dieni, dopo aver appreso del no alla candidatura di chi ha svolto due mandati, ha deciso di passare con Renzi e compari. Una scelta che di intelligente ha poco. Un cambio di visione del mondo dove nulla c’entrano le idee, le passioni, la politica vera. La Dieni è solo mossa dalla necessità di apparanzarsi con qualche politico per poter continuare a vivere di denaro pubblico. Se Renzi/Calenda dovessero farcela, un posticino in segreteria, o chissà in quale ufficio virtuale, per la Dieni, i compari, lo trovano di sicuro. Sta tutta qui la verità nella scelta della Dieni che è peggio di quella di Di Maio che almeno non si è messo con chi ha fatto dell’abolizione del Reddito di cittadinanza la sua bandiera politica. Il che mette in evidenza l’opportunismo di questo mediocre personaggio politico che è la Dieni, che pur di garantirsi un posticino al sole ha barattato il RdC che Renzi vuole abolire – misura, tra l’altro da lei voluta e votata e che rientra tra i “valori” che hanno formato la sua personalità politica – per una misera promessa di sistemazione. Altro che scelta intelligente. Che schifo!