Ospedale della Sibaritide, le chiacchiere di Occhiuto. Cgil: “Lavori fermi e costi alle stelle”

Ospedale della Sibaritide, si rischio un nuovo blocco delle attività. Lavori fermi a causa dei rincari dovuto alle materie prime e all’energia elettrica. Si registra un vistoso incremento dei costi dell’opera.

L’appalto deve passare la soglia di una nuova variante il cui importo potrebbe aprire le porte a un caos ingestibili per via di eventuali ricorsi presso il Tar da parte delle imprese concorrenti rimaste escluse. L’allarme arriva dal segretario comprensoriale della Cgil Sibaritide- Pollino – Tirreno Giuseppe Guido, che si rivolge al Presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto.

“Le lavorazioni – afferma – sono ferme e in cantiere sono presenti poche unità lavorative. Il fermo è dovuto al caro prezzi ed al caro energia che ha fatto lievitare notevolmente il costo dell’opera, creando un’oggettiva difficoltà alla società appaltante. Serve una soluzione immediata perché a questo territorio, alla provincia di Cosenza, non può essere negato ancora per molto tempo il diritto alla salute ed alle cure, per via di un fermo del cantiere per cui fatichiamo ad intravedere una reale soluzione nei tempi previsti. l presidente Occhiuto ha assunto un impegno che individua in una variante progettuale la possibile soluzione in tempi brevi, ma siamo preoccupati che il cronoprogramma previsto – consegna dei lavori/entrata in esercizio nella primavera prima nel 2024 e poi nel 2025 – non sarà rispettato e che l’importo della variante possa anche far prefigurare problemi di carattere giudiziario rispetto alla gara d’appalto ed a possibili ricorsi”.

“La Regione mantenga gli impegni, perché non consentiremo che in questo territorio, sul diritto alla salute, si edifichi una cattedrale nel deserto, ovvero il simbolo di quello che doveva essere l’ospedale della Sibaritide. Se entro fine mese – quindi pochi giorni ancora – non riceveremo risposte, siamo pronti alla mobilitazione civile per il diritto alla salute. Già un anno fa abbiamo lanciato l’allarme ma non siamo stati ascoltati – conclude Giuseppe Guido –. Il governatore e commissario alla sanità mantenga fede agli impegni individuando soluzione valide in un percorso condiviso anche con l’amministrazione comunale di Corigliano Rossano. Ma temo che ancora per molto tempo continueremo a osservare quel manufatto, così com’è, mentre lo spoke di Corigliano Rossano, già depredato di innumerevoli servizi e senza personale, continuerà a campare alla giornata in attesa di un ospedale della Sibaritide che non sarà mai finito. E sì, il problema oggi riguarda solo quest’opera, gli ospedali della Piana e di Vibo Valentia sono ancora in fase embrionale…”.