Paola, 39enne accoltella il compagno: Di Santo salvato dall’allarme lanciato da un finanziere

Prima l’alcol e la droga, poi l’accoltellamento. Un tentato omicidio quello della notte di giorno 8 maggio scaturito dall’assenza di autocontrollo della 39enne Silvia Santos Maria do Soccorro. Solo grazie a un vicino, un appuntato scelto della guardia di finanza che era presente nel palazzo e che ha avvertito i Carabinieri, Francesco Di Santo, non è morto dissanguato. Emerge nelle otto pagine dell’ordinanza di arresto e di misura coercitiva personale in carcere del Gip a carico della donna italo-brasiliana. Non ci sarebbe inoltre stata nessuna richiesta di soccorso della 39enne nonostante la gravità delle ferite inferte al compagno.

Ed è per tale motivo che il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola, Roberta Carotenuto, ha lasciato in carcere la donna e convalidato l’arresto.
Scrive il Gip come: «L’idoneità in concreto e la volontà omicida si trae agevolmente dall’analisi delle lesioni rinvenute sul corpo di Di Santo. La sede e l’entità delle lesioni consentono altresì di formulare allo stato un positivo giudizio circa la sussistenza del dolo di omicidio». E ancora nell’ordinanza che scaturisce dall’udienza di convalida viene spiegato come le lesioni rinvenute sul corpo del 53enne “attestano in maniera inconfutabile che Silvia Santos Maria do Soccorro ha reiteratamente colpito il compagno in zone vitali del corpo. Lesioni che hanno provocato la perforazione dell’intestino tanto che l’uomo è tuttora in pericolo di vita. Risultano altresì una pluralità di ferite sul torace (sede del cuore e dei polmoni) e sul collo, tutte in prossimità di organi vitali. La coltellata penetrante che ha provocato le più gravi conseguenze per la vita di Di Santo già da sola è sufficiente a consentire di ritenere sia l’idoneità del mezzo utilizzato – un coltello con una lama di 20 centimetri – sia la volontà omicida”. In effetti anche il gip sottolinea come “la volontà omicida si apprezza nella circostanza che l’indagata ha interrotto l’azione non già perché aveva spontaneamente receduto dal proposito bensì per l’intervento del finanziere che ha allertato i carabinieri”…. Fonte: Gazzetta del Sud