Abbiamo già detto di come Graziano Di Natale abbia regalato ai Paolani al suon di “Non hai visto ancora niente il meglio deve venire” di Eros Ramazzotti, tasse alle stelle, tributi e caos bollette grazie anche agli assessori de “La Migliore Calabria” Barbara Sciammarella e Francesca Sbano (https://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-paola-il-regalo-di-grazianeddu-tasse-e-caos-bollette-ai-cittadini/).
Ma bisogna approfondire, perché quasi tutta la maggioranza di Politano è marcia.
Il sindaco ha la faccia da bravo ragazzo, ma non lasciatevi ingannare, è pur sempre cresciuto con Roberto Perrotta, salvo poi tradirlo e farsi candidare dal Partito Democratico e da Fratelli D’Italia nell’alleanza più insensata d’Europa. E che comunque in Calabria non è l’unica: per informazioni chiedere ai cittadini di Casali del Manco…
Politano ha dalla sua Alessio Samà, fuscaldese, ex assessore e Stefania Mirafiori, che ha nel comitato Fosse il bacino di voti in cui pescare.
Con Politano anche l’anonimo Giovanni Chiappetta, incapace persino di intervenire in consiglio comunale così come Giovanni Mannarino alias “Briatore“, un bamboccione vicino al gruppo Orsomarcio.
Sempre con Orsomarcio, (Gruppo Sbano) Maria Pia Serranò, la padrona del Comune. 30 anni di politica passando da destra a sinistra, un dissesto consumato insieme a Roberto Perrotta e la presenza costante in tutte le maggioranze. Come dire, la malerba non muore mai (politicamente parlando, per carità). Con Orsomarcio anche Mattia Marzullo, che non è parente di Gigi ma ne segue il “modello”... Il presidente del consiglio comunale più scarso degli ultimi 20 anni. Impacciato, impreparato, deriso e bacchettato persino da Emira Ciodaro per la sua incapacità nel condurre i lavori in aula… Altro fenomeno della scuderia Fratelli d’Italia.
Completano il gruppo Checco “Lapo” Sbano e Francesco Vigilante, che è tesserato di Fratelli d’Italia ma è vicino agli….Occhiuto. Una barzelletta vera e propria. Ovviamente i Lapo’Boys hanno la delega al turismo e agli eventi, coerentemente con l’Orsomarcio style.
Ma Fratelli D’Italia nella maggioranza dei Politano’s è anche il gruppo Morrone, composto da Sandra Serpa e dall’assessore Logatto. La prima, portaborse di Luciana De Francesco, specula continuamente sul sociale, dove Totonno Logatto ha delega. Insieme all’ingegnere Fabio Pavone, ex uomo di Basilio Ferrari, di estrazione cinghialesca, oggi pupazzo nelle mani di Fratelli d’Italia pronto a firmare qualsiasi determina dirigenziale così come Lucrezia Di Blasi che firma tutto quello che le viene portato sotto al naso.
Sandra Serpa bivacca quasi perennemente negli uffici comunali dei servizi sociali e quando è fuori si dice che si metta a fare la “Sherlock Holmes” de noantri, “forte” del molto presunto carisma che avrebbe, visto e considerato che ormai non incanta nessuno.
Ma i più ridicoli sono i Dinataliani.
L’alleanza illogica con Fratelli D’Italia sta pian pian facendo scomparire il gruppo Pd di Grazianeddu Di Natale dalla politica paolana. Mentre Sbano e Logatto con Turismo-eventi e servizi sociali macinano voti di scambio, Di Natale perde consensi perché il suo gruppo è quello delle bollette pazze a Paola. È un po’ l’emblema della città.
Fratelli d’Italia intrallazzi e champagne, Di Natale bollette e cazzi amari, mentre Politano tira a campare.
Di Natale però non è l’ultimo degli arrivati ed è risaputo. Medita vendetta e starebbe già preparando il piattino. Qualche settimana fa nella segreteria di Viale dei Giardini avrebbe incontrato un consigliere comunale di maggioranza con il mal di pancia.
Una voce confermata anche negli ambienti dell’ex sindaco Perrotta che meditava la mossa.
Di Natale ad oggi conta su due consiglieri comunali, Marco Minervino e Sciabola Vilardi.
Maria Rosaria Città, sorella di Francesco Città ex capostruttura di Graziano Di Natale, ha rotto con il gruppo pur non abbandonando la “Migliore Calabria” ufficialmente. Quest’ultima però conta quanto il due a spade quando la briscola è a mazze, e ultimamente viene vista bazzicare dapprima con gli Sbano’s, e poi con Politano ma lo fa solo per far innervosire i vecchi compagni (capito come siamo messi?). Di Natale deve sostituirla ed è per questo che attende una risposta dal Pd provinciale per fare campagna acquisti. Ovviamente non subito. Così facendo potrebbe tentare di far cadere nuovamente il Comune. Missione tutt’altro che impossibile dato che Grazianeddu ha messo in ginocchio persino quel monaco di Roberto Perrotta. Questo nella maggioranza dei Politano’s lo sanno tutti. C’è tensione. Emblematico di questo “clima” è come incarichi e determine “Fratelliani” passino dagli uffici senza andare in giunta dove Di Natale ha due persone. Ecco quanta sintonia c’è nella cosiddetta “nuova era” (‘ppe ri caggi…) dopo neanche dodici mesi di insediamento.
Circolano già i i Piani B. Il piano di riserva di Fratelli d’Italia in caso di sgarro dinataliano prevede l’ingresso ipotetico in maggioranza del duo Grupillo-D’Arienzo.
Il Pd invece darebbe vita ad una coalizione di centrosinistra magari con la candidatura a sindaco di Graziano Di Natale, ma occhio ad una possibile “Pax” con Roberto Perrotta magari con candidatura di superamento (Andrea Signorelli?)
A chi ritiene tutto ciò fantapolitica ricordiamo che Di Natale governa attualmente con Maria Pia Serranò che aveva denunciato nella passata consiliatura.
Le prime vomitevoli manovre politiche sono già iniziate.
Paola è diventata la città delle festicciole, della movida al quale prende parte la maggioranza, dei soldi spesi allegramente e degli incarichi da Procura della Repubblica.
Insomma, benvenuti nella nuova era di Paola.
Venghino signori venghino che il meglio deve ancora venire…