Paola e Cosenza, le celebrazioni in onore di San Francesco

Paola si prepara a festeggiare il proprio patrono, San Francesco. Morto il 2 aprile 1507, 515 anni fa, la città ha iniziato già ieri i tradizionali festeggiamenti.
Come sempre, à l’Ordine dei Minimi del Santuario di Paola, fondato proprio da San Francesco, che organizza il programma. Due giornate – tra ieri e oggi – che faranno da preludio ai festeggiamenti patronali del 4 maggio che quest’anno dovrebbero svolgersi nella loro interezza, dopo il rinvio dettato dall’emergenza sanitaria sia nel 2020 che nel 2021.

Ieri, venerdì 1 aprile erano in programma l’accoglienza dei pellegrini e il corteo fino alla Basilica ma causa diffusione virus e condizioni del tempo avverse, non c’è stata la processione. Poi è stato celebrato il rito dell’ostensione delle sacre ossa, la chiusura dei 13 venerdì di San Francesco e il racconto del pio transito di San Francesco. E’ seguita la messa solenne officiata dal correttore provinciale padre Francesco Maria Trebisonda.
Oggi 2 aprile (giorno della morte di San Francesco) alle ore 11 si terrà una santa messa celebrata dal vescovo di Crotone, monsignor Angelo Raffaele Panzetta. A seguire l’atto di affidamento del sindaco al santo. Una iniziativa è in programma anche a Cosenza.

Sabato 2 aprile alle ore 15.30 nella Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù a Cosenza si terrà una conversazione su “Francesco di Paola il nostro santo”; all’incontro interverranno il parroco don Dario De Paola e Demetrio Guzzardi, rettore dell’Universitas Vivariensis.
L’iniziativa rientra nel novero degli incontri periodici organizzati dalla Parrocchia di Santa Teresa per far conoscere il ricco patrimonio di opere d’arte moderne presenti nella Chiesa. 
La conversazione si terrà davanti il grande mosaico del santo paolano, realizzato negli anni Settanta dalla ditta Mellini di Firenze, su disegno del prof. Giovanni Bassan di Belluno.
Il parroco di Santa Teresa in una nota ha voluto ricordare quanto disse Giovanni Paolo II ai giovani cosentini, che in occasione della visita in Calabria (5-7 ottobre 1984) del papa polacco con una fiaccolata andarono a salutarlo davanti il Santuario di Paola: “San Francesco di Paola è un calabrese, un santo di questa regione, un santo di questa terra, un santo di questo popolo. Si sente la forza del suo spirito, della sua fede, della sua speranza e della sua carità nella vita di questo popolo e specialmente nella vita di voi giovani”.