Paola, Lucio Sbano accusato di furto aggravato di metano

Lucio Sbano da Paola, tra i più stretti collaboratori del Cinghiale, al secolo Tonino GENTILE (che ama farsi chiamare gabbiano dal volo pulito e leggero!), membro del consiglio direttivo del Nuovo Centrodestra-Alternativa Popolare (NCD-AP) di Angelino ALFANO, è formalmente imputato per i reati di cui agli articoli 324 – 325 co 2 cp.

Sì, avete capito bene, furto aggravato. Di metano.

Secondo il pm che lo ha citato direttamente a giudizio, il dottor Francesco VERDERESE della procura della Repubblica di Paola, Sbano avrebbe rubato il metano che riscaldava a manetta il palazzone ove vivono lui e la sua famiglia e dove si trova anche il poliambulatorio “Alberto Sbano” di loro proprietà.

Uno stabile per lungo periodo preso in affitto (il solo pian terreno) dall’ASP per le commissioni di invalidità civile.

Un altro loro palazzo, l’ex stabile Pitasi di via Sant’Agata a Paola, è stato invece affittato per decenni al Sert dell’ASP (come vedete fanno parte del cerchio magico dei Cinghiali).

Il palazzo dello “scrocco” di metano è quello di cinque piani, di colore azzurro, situato in viale Ippocrate dove il vicesindaco del Comune di Paola, Francesco SBANO, figlio del dottor Lucio, risiede e dove opera quale oculista.

Si, avete capito bene. E’ l’oculista della clinica dei fratelli Greco (iGreco), la SACRO CUORE di Cosenza, dove assiste il famoso oculista Rizzuti.

Ci hanno consegnato tutto il fascicolo, reperito tramite studi legali; si tratta quindi di una notizia pubblica, di atti pubblici, che ovviamente NESSUNO ha il coraggio e le palle di pubblicare perché TUTTI temono la famiglia Sbano ma soprattutto NESSUNO vuole mettersi contro il CINGHIALE (e anche contro altri politici e imprenditori, come vedremo) per motivazioni facilmente comprensibili.

Come sapete, noi di Iacchite’ non guardiamo in faccia nessuno. Vogliamo solo che la verità sulla condotta di politici e personaggi pubblici che fanno anche i puritani deve venire a galla.

Dalle carte (che pubblicheremo a puntate), emerge che Lucio Sbano è imputato, ma la casa che ha usufruito di tanto metano gratuito è quella usata da suo figlio vicesindaco, Francesco Sbano, anche come studio legale (Francesco non è però coinvolto nella vicenda).

Il vicesindaco, figlio di Lucio, è un uomo di Fausto Orsomarso, il pallone gonfiato della politica cosentina, che tiene anche i piedi nelle scarpe dei Gentile.

A Paola succede infatti che Lucio Sbano è con il NCD dei Gentile, il figlio è con Orsomarso, fa gli occhi dolci ad Occhiuto e se la tiene buona con il gruppo paramafioso de iGreco, mentre la moglie, consigliere comunale del GRANDE SUD, professoressa Maria Pia Serranò è schierata con Gianfranco Miccichè da Reggio Calabria. Tre persone della stessa famiglia coprono tutto l’arco politico. Della serie: il trasformismo alla famiglia Sbano gli fa veramente un baffo!

E nessuno scrive nulla perché gli Sbano sono persone disponibili con tutti in quanto medici e tutti possono avere bisogno di loro. Noi no, dei medici e dei politici ce ne freghiamo altamente. E conosciamo bene la vicenda di Francesco Sbano e del giornalista paolano Frangella, che solo per aver raccontato verità conclamate su questo signore, ha subito attacchi volgarissimi.

Ma la fauna dei politici corrotti in Calabria, e soprattutto a Cosenza, si merita questo e molto altro. Alla prossima.

1 – (continua)

PS: Orsoma’, con le mani come e quando vuoi…