Processo “Merlino”: alla fine soltanto l’ex sindaco e già consigliere comunale Gianfranco Ramundo è stato condannato a un anno (pena sospesa). Ramundo a differenza degli altri coinvolti nel procedimento aveva rinunciato alla prescrizione. Il già sindaco è stato comunque assolto a riguardo di altri reati contestati. La condanna ha riguardato delle falsità contenute in alcune ordinanze. La prescrizione ha salvato invece Robertino Perri, Massimiliano De Santo e Paolo Fuscaldo relativamente ad alcuni capi di imputazione, mentre sono stati assolti con formula piena Salvatore Montanino, Paolo Cavaliere, Franco Luigi Marcone e Francesco Mazzei.
Assolti con formula piena per alcuni reati inizialmente contestati, inoltre, sia Fuscaldo che Perri. E sempre con formula piena in particolare è stato assolto Montanino che all’epoca dei fatti era stato associato ai domiciliari. All’imprenditore era stato contestato il medesimo reato (corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio) di Paolo Fuscaldo che era finito in carcere. La sentenza del collegio penale del Tribunale di Paola presieduto da Salvatore Carpino ha messo così ieri pomeriggio la parola fine al primo grado di un processo durato ben sette anni. L’inchiesta è stata istruita dalla Guardia di Finanza di Paola. Il pm della procura di Paola che rappresentava l’accusa, Vincenzo Scardì, aveva invece chiesto l’assoluzione sia per l’ex sindaco Gianfranco Ramundo che per l’allora vicesindaco e attuale consigliere comunale Paolo Cavaliere nonché per il commissario cittadino di Forza Italia Franco Luigi Marcone. Mentre erano state chieste le condanne per Fuscaldo, attuale consigliere di minoranza (6 anni) e per gli imprenditori Salvatore Montanino e Robertino Perri (per entrambi 5 anni)… Nell’inchiesta ribattezzata Merlino le accuse ipotizzate originariamente sono state quelle di corruzione, tentata concussione e indebita induzione a dare o promettere… Fonte: Gazzetta del Sud