Paola. Questo Porto s’ha da fare. Fratelli d’Italia esulta e Di Natale rosica

Paola. Questo Porto s’ha da fare. Fratelli D’Italia esulta e Di Natale rosica

Con toni trionfalistici il sindaco di Paola ormai conosciuto come il bamboccio o al massimo il bamboccione ha annunciato un’importante intesa con la Regione Calabria per il Porto turistico di Paola – Marina di San Francesco di Paola.
Tutti ricorderanno quel famoso assegno sbandierato nell’aula consiliare del comune di Paola da Fausto Orsomarcio insieme ai suoi fedelissimi, su tutti Maria Pia Serranò e Checco Sbano ormai più noto come Lapo. Bene, adesso Orsomarcio (che sta lievitando come Abatantuono in versione terruncello nel film cult “Grandi Magazzini”) è tornato a Paola e ha rilanciato il “progetto”.

A Paola pur’ i cicati sanno che tra i più feroci oppositori di quella manovra elettorale c’era proprio Grazianeddu Di Natale, trombato dall’allora sindaco Roberto Perrotta che ospitò proprio Orsomarcio. Così come ha fatto Politano.

Ebbene, oggi quei quattro incapaci della nuova era per i caggi vorrebbero far credere ai paolani che il Porto sarà realtà. È tutta una manovra interna al comune di Paola.
Fratelli D’Italia sta bacchettando sonoramente il Partito Democratico ormai liquefattosi in consiglio comunale come un gelato al sole di agosto.
Di Natale perde pezzi. Minervino, suo fedelissimo, ha affidato alla stampa di regime i primi mal di pancia sul raddoppio della Galleria Santomarco, con posizioni politiche contrarie a quelle di Grazianeddu.
Se questa è la migliore Calabria figuriamoci la peggiore.

Ormai Di Natale gestisce soltanto Sciabola. Maria Rosaria Città, sorella dell’ex assessore e capo struttura dinataliano di Ferro, risponde al gruppo degli Sbanos e dei Logattos de Morronis che promettono posti nelle strutture e dispensano incarichi a destra e a manca…mentre la Procura dorme…

Cosa resta a Di Natale? Aver alzato le tasse a Paola grazie al suo assessore Francesca Sbano. Il caos bollette. La battaglia per l’emodinamica, con il reparto paolano che verrà aperto per volontà politica di Roberto Occhiuto che si è svegliato dal lungo sonno e non vuole più regalare soldi pubblici alla Tirrenia Hospital che se la passa male e ornai non è manco più del clan Muto.
Intanto Di Natale ha anche problemi dentro il partito. Il gruppo che ha supportato Elly Schlein è sul piede di guerra.
Lo avevamo detto solo noi, perché il 90% della stampa è libera come un cane incatenato. Paola è la città degli incantatori di scimmie che cantano “Inizio di una nuova era” e questa maggioranza ha già perso compattezza. Da un lato FDI e il sindaco che sbocciano, dall’altro il Partito Democratico che alza le tasse e scompare lentamente. In ogni caso, come la metti metti, povera Paola che brutta fine.
Chi porcaria.