Paola, San Lucido e Fuscaldo dicono addio agli autovelox

Ritorna l’autovelox di Belvedere mentre “spariscono” quelli di Paola, San Lucido e Fuscaldo. Gli ultimi tre difatti non figurano più sul portale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti tra quelli autorizzati. E mentre quello di Paola è stato completamente dismesso, quelli di Fuscaldo e San Lucido sono barrati laddove l’autovelox inizia il suo tratto di competenza. In ogni caso oggi questi strumenti non sono più funzionanti a meno che non intervengano nuove integrazioni.

Analogamente è sparito – anche se da tempo non era più funzionante – quello di Longobardi. Di conseguenza, ci saranno meno soldi per i Comuni a riguardo delle infrazioni stradali. Gli utenti della strada da tempo contestano che questi strumenti non servano per evitare incidenti ma soltanto sono da incentivo per fare cassa. Nell’elenco del Ministero non è censito il sorpassometro di Acquappesa, che non è chiaro se sia omologato o meno. E’ invece presente lo scout speed sempre sul territorio del centro termale. A riguardo del sorpassometro si stanno registrando in Tribunale a Paola (davanti al giudice di pace) diverse sospensioni per i verbali comminati agli automobilisti.

Gli importi delle multe sono molto elevati (dai 400 ai 600 euro) e comportano anche la decurtazione di punti dalla patente e la sua sospensione. In passato vi era stata una dura presa di posizione dall’associazione Altvelox che ha presentato una denuncia alla Procura per fare luce sul funzionamento e le autorizzazioni dello strumento a suo tempo installato lungo la statale 18 quasi ai confini di Cetraro e attivo da inizio agosto. L’associazione, nello specifico, ha spiegato che per il basso numero degli incidenti registrato in 5 anni non sia necessario il suddetto strumento.

Nelle previsioni – anche se sulla statale 18 non si vedono più da tempo – ci sono le autorizzazioni per gli autovelox sia per Praia (rilevatore di velocità in modalità istantanea e mobile-telelaser) che di Scalea (fisso-mobile). Sempre attivi invece quello di Santa Maria del Cedro e Diamante dove il limite scende dai 70 orari ai 50. Non figura più nell’elenco nemmeno Amantea. Meno incidenti sulla statale 18 con gli autovelox? Non sembra proprio. I sinistri si sono susseguiti con una cadenza preoccupante proprio in quei tratti regolamentati o subito dopo i rilevatori di velocità. Fonte: Gazzetta del Sud