A Rende, calcisticamente parlando, si può ritornare a respirare l’aria dei mitici anni ottanta, che ci hanno visto protagonisti per diversi anni in serie C1 e l’altra sera ne ho avuto certezza nell’incontro che abbiamo avuto come tifo organizzato con il presidente Fabio Coscarella, mister Bruno Trocini, il direttore generale Giovanni Ciardullo e l’addetto stampa Francesco Pirillo.
A livello personale ho apprezzato molto quest’incontro chiarificatore, dopo le “incomprensioni” dello scorso anno, che portano comunque un unico comune denominatore:quello di una grande passione sociale per la squadra della nostra città.
Quest’anno lo Stadio “Marco Lorenzon” è stato trasformato in un vero e proprio “gioiellino”, con il sintetico fiore all’occhiello, la visibile ripresa del manto erboso, grazie alle cure del mitico Tonino Dodaro, senza dimenticare gli altri lavori finora effettuati negli spogliatoi, sulle tribune e la bitumazione di un tratto stradale.
Ora ci sono tutte le condizioni per un serio e definitivo rilancio anche del settore giovanile, linfa vitale per il futuro, mentre la prima squadra, formata da tanti giovani calciatori cosentini, è già entrata nel cuore di tutti i sostenitori rendesi.
Oggi dalle ore 14.30 in poi viene inaugurata “CASA RENDE”, con la “famiglia biancorossa” che ritrova la sua unità interna, magari con la speranza di ritornare nel giro di poco tempo in Lega Pro. Per l’orgoglio di Rende.
Sergio Tursi Prato