Piazza Fera, Bianca Rende: “Mario Occhiuto come ai tempi del fascio”

Bianca Rende, consigliere comunale del PD, non ce l’ha fatta a resistere. 

Troppo irritante quella locandina con la quale si annuncia alla città l’inaugurazione di piazza Fera-Bilotti per sabato. C’è scritto: Mario Occhiuto consegna alla città piazza Bilotti.

Non il sindaco, non l’amministrazione comunale, non i cosentini che si riappropriano di uno spazio che appartiene a loro esattamente come a lui. ma semplicemente Mario Occhiuto. Basta la parola.

Ma torniamo a Bianca Rende, che è stata la più rapida a postare su FB il suo pensiero su questa ennesima smargiassata.

Un Consiglio, una Giunta, un Sindaco, i soldi dei contribuenti. Ma, dico, si può fare una locandina così? Neanche ai tempi del fascio.

“L’ispirazione, piccolo borghese – ha scritto poi Alberto Frisone -, è la medesima di quella che animava il Marchese del Grillo. Un sindaco populista, autoritario, semi-istruito, fintamente bonario e dalla parte dei più, non può che produrre cose e pensieri assimilabili alla dittatura cialtronesca e tragica di Mussolini. Come spesso accade la Storia, drammatica quella fascista, si ripete, nello specifico occhiutiano, in forma di farsa”.

Scrivere che condividiamo quanto hanno scritto Bianca Rende e Alberto Frisone è riduttivo. Lo facciamo nostro e lo affidiamo al giudizio dell’opinione pubblica cosentina.

Quando si supera il limite di guardia, è bene che scatti la sacrosanta indignazione e l’altrettanto sacrosanto richiamo alla dittatura. La deriva l’abbiamo presa già da tempo.