Due balene spiaggiate con le mascelle spalancate.
Questo è l’esito dello straordinario disegno architettonico della nuova colata di cemento versata nel centro della città, in Piazza Fera.
Tutti gli urbanisti del mondo sono concordi nell’affermare che la cosa più sbagliata da fare per allentare la morsa del traffico nelle città è quella di costruirvi parcheggi nel centro. Sostengono, tutti, che la soluzione migliore è quella di fare parcheggi ai margini del centro per evitare di attrarre autoveicoli proprio dove non si vorrebbe che stiano.
E, invece, cosa hanno voluto fare a Cosenza, a tutti i costi? Un parcheggio, a pagamento, nel centro della città con relativamente pochi posti disponibili che, viste le negative “perfomance” degli altri parcheggi sotterranei di Cosenza, potrebbero essere persino troppi.
Tutto questo dopo aver tenuto in scacco il centro della città con lavori che durano da anni e che non sappiamo quando potranno finire.
Si riuscirà ad impedire, almeno, che ne decorino, come ha minacciato l’ex sindaco, la parte superiore a vista con fantasmagoriche luminarie, istallazioni 3D o qualche colorato gigantone in plastica?
Riusciranno, i cittadini, a non ruzzolare, rovinosamente, verso il basso dopo essersi inerpicati sul dorso delle balene, come sembra probabile, dopo aver visto i “renderings”? Mi pare che, da un punto di vista estetico e non “estetistico”, il risultato più evidente di questa inutile colata di cemento sarà solo quello di rendere meno brutti i palazzi della speculazione edilizia degli anni ’50 e ’60 che delimitano Piazza Fera.
Alberto Frisone