Tanto tuonò che piovve. Qualche giorno fa abbiamo appreso da un media calabrese (il Corriere della Calabria; https://www.corrieredellacalabria.it/regione/cosenza/item/146109-cosenza-la-procura-indaga-sulla-gestione-del-comune-sulla-piscina-comunale/) che gli uffici del Gattopardo (per i nuovi di Iacchite’: il procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo) hanno dato mandato ai militari delle Fiamme Gialle di acquisire la documentazione relativa al rapporto di concessione tra Palazzo dei Bruzi e il gruppo che amministra la piscina comunale di Campagnano. Sarebbero stati acquisiti documenti per cercare di ricostruire e chiarire come la struttura sia stata amministrata negli anni, se siano stati perpetrati degli illeciti ed eventualmente in che ambito contestarli. Da sempre alla piscina comunale è affiancato il nome della famiglia Manna, anche se per il momento le indagini si concentrerebbero solo sulle modalità di concessione.
Per far capire meglio alla gente di che si tratta ripubblichiamo la terza parte dell’esposto-denuncia presentato dagli ex dipendenti della piscina di Campagnano alla Guardia di Finanza di Catanzaro ormai due anni fa…
La piscina di Campagnano SAREBBE in teoria una struttura “comunale” nata con fondi pubblici e poi appaltata a privati con concessioni fuori da ogni regola, il Cogeis non possiede neanche il Durc (ovviamente non gli viene rilasciato perché sono almeno 15 anni che non paga i contributi Inps ed Enpals) e mai e poi mai ha partecipato ad una gara di appalto al Comune di Cosenza per aggiudicarsi la gestione della struttura in essere.
Concessioni e rinnovi delle stesse a lunga gittata (dieci anni, poi quindici, poi venti) dapprima con la Giunta di Giacomo Mancini, poi col sindaco Eva Catizone, successivamente con Salvatore Perugini ed ora col sindaco Mario Occhiuto, il quale, dopo varie sollecitazioni di una ex dipendente ad una chiara ed evidente richiesta di intervento per far luce e chiarezza su quanto stia accadendo nella gestione della piscina, ha candidamente risposto: “… Questa situazione riguarda società private, quindi non vedo come potrei essere di aiuto”.
Tutti, proprio tutti, hanno rinnovato ed allungato il rapporto Comune di Cosenza/Cogeis, senza mai batter ciglio, senza mai “indagare” su come funzionasse, senza mai accertarsi di persona del funzionamento e degli eventuali introiti della gestione, senza mai chiedere affitto o canone, senza richiedere la voltura delle utenze come richiesto e obbligato dal primo contratto firmato tra il Cogeis e l’allora sindaco Mancini.
Il “bene comune” e quindi pubblico, in poco tempo è diventato bene privato ad uso e consumo del Cogeis. E chi è il capo del Cogeis? Carmine Manna, che con Cogeis ha ereditato la piscina comunale di Campagnano dal padre Giancarlo, già finito sotto inchiesta per guai finanziari nella gestione del Comitato Regionale Calabro della Federazione Italiana Nuoto.
La ASD Cosenza Nuoto è una società sportiva che gestisce le attività incassando le quote dei vari atleti , sponsor presenti in piscina e parte degli incassi Cogeis tramite iscrizioni, raggirando il fisco con gli incassi che rimangono sempre al di sotto dei 250 mila euro e il bilancio sempre a zero a fine anno.
Il deus ex machina della ASD Cosenza Nuoto è Carmine Manna, figlio di un ex imprenditore fallito in precedenti attività (recentemente scomparso), che si è ricostruito una solida base, redditizia e di facciata grazie agli incassi della piscina comunale di Cosenza.
Carmine Manna gestisce per proprio conto e per la sua famiglia tutte le attività Cogeis. Decisioni, pagamenti, programmazione: ogni cosa passa da lui con la collaborazione e la complicità della Cogeis e dell’altro fratello Francesco Manna, presidente della Cosenza Nuoto.
Manna, tramite la sua società ed altre piccole società satellite, determina gli incarichi nell’ambito del Comitato regionale della FIN scegliendo i consiglieri da eleggere e contestualmente il presidente dello stesso Comitato, così facendo tutte le altre società sportive della regione stentano a decollare perchè rappresenterebbero una insidia per la famiglia Manna, che con lo strumento della FIN tiene tutti a bada.
3 – (continua)