Pizzo. Piedigrotta Chiese Aperte 2025

Una giornata veramente splendida quella dell’11 maggio a Piedigrotta, alla chiesetta scavata nel tufo sita in località Riviera Prangi di Pizzo Calabro; una giornata all’insegna della cultura, della bellezza e della storia. Domenica 11 luglio tutte le sedi locali di Archeoclub d’Italia sono state impegnate nella manifestazione nazionale Chiese Aperte e anche Vibo Valentia ha voluto dare il suo contributo di conoscenza e di valorizzazione del beni religiosi del paese Italia e della regione Calabria.

Grazie alla presenza dei soci di Archeoclub  infatti, i visitatori hanno potuto usufruire di una visita guidata gratuita alla chiesa di Piedigrotta e ai suoi tesori; i turisti italiani e stranieri (canadesi, francesi, tedeschi) sono rimasti colpiti e stupefatti dalla miracolosa legenda fondativa della prima cappella votiva voluta e scavata nella roccia da un gruppo di marinai scampati ad un naufragio nel 1600 e, soprattutto, sono stati affascinati dalle grandi capacità e forza creative degli artisti (Angelo e Alfonso Barone, prima e Giorgio Barone, dopo, impegnato soprattutto nei restuari) che hanno dedicato parte della loro vita e tutta la loro arte alla realizzazione dei gruppi scultorei che decorano la chiesa.

La giornata è stata anche l’occasione per riflettere sulla necessità di restaurare e tutelare le circa 80 statue che adornano e arricchiscono l’”edificio”; già da tempo a causa dell’umidità della zona e della salsenide che viene dal mare, ma anche di alcuni incauti lavori di impermeabilizzazione le sculture si stanno deteriorando e rischiano prima o poi di scomparire per sempre. Per questo è importante che gli enti preposti alla valorizzazione, i centri legati alla ricerca universitaria e l’ente locale si impegnino per studiare e mettere in campo soluzioni volte alla conservazione del bene; l’Archeoclub d’Italia sede di Vibo Valentia con la sua presidente Anna Murmura e i suoi soci (tra questi, soprattutto, lo storico e studioso Antonio Montesanti) si rendono disponibili a favorire e coordinare il percorso di cui sopra promuovendo un incontro operativo per discutere appunto delle soluzioni per Piedigrotta, ma in cui ci si impegni anche a dare la giusta visibilità agli artisti della famiglia Barone che con dedizione e spirito di sacrificio hanno lavorato a questa gioiello unico al mondo. Riteniamo, infatti che il turismo culturale sia il principale fattore di sviluppo dei nostri territori, ma soprattutto siamo convinti che il ruolo delle associazioni culturali sia proprio quello di favorire il dialogo e l’incontro tra enti e istituzioni perchè i nostri tesori artistici e naturalistici possano rifiorire e dare il meglio di sè.

E non possiamo non concludere questo intervento con una abbraccio ideale, ma sentito a tutte le sedi di Archeoclub d’Italia, che hanno lavorato alla preparazione e alla realizzazione di Chiese Aperte, un evento dal grande spessore culturale e della grande valenza umana e sociale; con la nostra opera continua e costante costruiremo un mondo migliore, possibile se lo vogliamo, ma soprattutto se lo costruiamo, come stiamo facendo tutti noi con la stessa costanza e dedizione della famiglia Barone.