di Luigi Cosentini
Ieri pomeriggio sono intervenuto nella trasmissione del giornalista Polimeni (non so se è giornalista) per controbattere le bugie del pessimo sindaco Occhiuto.
Questo soggetto parla di libertà, ma nella sua penosa trasmissione, oltre a coprire le mie domande, ha anche “coperto” le risposte del sindaco del dissesto.
Per lui questa è libertà.
Ieri sembravano due vecchi compari di avventura.
Caro Polimeni, ti ricordo che nessuno è senza macchia, nemmeno tu che ti ergi a paladino della libertà.
Mi sembra strano che a distanza di pochi mesi da forte oppositore che trasmetteva nel suo programma tutte le brutture della nostra città, oggi sei diventato un estimatore di Occhiuto… Questo tuo atteggiamento ambiguo ci fa pensare male. Sei patetico.
Dimenticavo: mi chiamo Luigi non Piero.