di Alberto Laise
Tra qualche giorno, giusto il tempo di digerire il cenone ed il pranzo di fine/inizio anno, saremo in piena campagna elettorale. Sentiremo (ri)prometterci l’ospedale unico della Sibaritide – e lo faranno quelli che non sono stati capaci di farlo a destra ed a sinistra – con tanto di critica al sistema sanitario (e saranno sempre gli stessi che hanno, con i partiti che hanno governato, tagliato l’impossibile salvo tagliare le cliniche e le convenzioni private).
Sentiremo prometterci autostrade, aeroporti, lavoro, viaggi, ricchi premi e cotiillon… Il solito insomma. Ed è persino inutile perdere tempo a spiegare, punto su punto, dove siano le menzogne e le colpe. E sono tante in entrambi i casi. La più bella è, naturalmente, quella che vede partire i lavori dell’ospedale a fine marzo (dopo il voto…). Sarebbe bello che qualche associazione che tutela i consumatori trovasse il modo di denunciarli e portarli in tribunale a questi “annunciatori del nulla”…
Quello che non sarebbe inutile, al contrario, potrebbe essere il confronto tra chi si candiderà. Chiedere dove si stava ai tempi delle trivelle? Del tribunale? Dei rifiuti al porto? Chiedere cosa si pensa in materia di sanità e come si è votato quando si proponevano i tagli di cui sopra? Chiedere come si è votato per il Job’s Act, per la Fornero o per l’art.18? Tutte cose che sono facilmente rintracciabili su internet. E li decidere a chi dare il voto.
Perché, e forse faremmo bene a dirlo con chiarezza, il “sono tutti uguali” e “non esiste più la destra e la sinistra” non è vero proprio per un cazzo (mi si perdoni il francesismo). Non siamo e non saremo, nel bene e nel male, mai tutti uguali. C’è chi ha cambiato partito con la facilità con cui io cambio camicia, c’è chi oggi è alleato con Oliverio in Regione e con Berlusconi a Roma, c’è chi promette il reddito di dignità ma, quando noi lo proponevamo (oltre 15 anni addietro ai tempi del PRC, ben prima dei grillini e del Berlusconi odierno) lo bocciavano perché ritenuto “misura parassitaria”.
Non siamo tutti uguali anche perché c’è chi ha governato e male. Non siamo tutti uguali perché c’è chi non ha mandato a casa un’amministrazione raccogliendo firme dai notai e promettendo posti di lavoro in cambio di quella firma. E quella maledetta frase, tanto usata dai giovani, soprattutto da quelli che ora fanno finta di non averla mai detta, quel farvi credere che destra e sinistra non esistono più… beh, quella proprio non si può sentire.
Quella ve la diranno quelli che non hanno idea di cosa sia la destra e la sinistra, quelli che strizzano l’occhio a Forza Nuova e poi alzano il pugno come Che Guevara… Ecco…destra e sinistra esistono e, se le cose vanno come vanno è proprio perché in Europa sta vincendo la destra. Anche per colpa di chi vi dice che non c’è differenza.
Poi votate come vi pare…non votate proprio… vendetelo, regalatelo, datelo libero, sprecatelo per un partito dello 0,1% (in realtà nessun voto è sprecato… ma questa è un’altra delle bugie che ci raccontano da anni) ovvero per chi vi promette un bel posto di lavoro di 3 mesi alla spazzatura (questo il nostro caro sindaco non lo ha detto nel suo messaggio alla nazione? Perché la magistratura non controlla le assunzioni all’Ecoross dopo le amministrative? O quelle che si stanno per fare in questi mesi?) o astenetevi perché non ci credete o votate perché ci credete troppo…Però sappiate che esiste un solo momento in cui avete il potere: sono quei dieci secondi in cui entrate nel seggio elettorale e siete da soli con la vostra coscienza.