Una delle ultime informazioni che abbiamo da trasferirvi ha dell’incredibile; se pensavamo che il piano (sgamatissimo) del Cinghiale, al secolo Toninu “Le Noir” (oramai a “Cadenza” siamo internazionali, pertanto non possiamo più utilizzare “U Nivuru”) di portare in Parlamento il “genio” del figlio Andrea (in arte Cinghiale jr) in quota Forza Italia (mi frangiassa a faccia), ebbene sbagliavamo!
I fratellini “Occhiuti” (che viste le reiterate ruberie, potremmo chiamare i fratelli “Bassotti”), secondo quanto sussurra “Radio Feccia” (non è un refuso), reggerebbero il sacco al cognato di Mario ovvero Piercarlo Chiappetta, noto faccendiere del sottobosco della politica locale. Chiappetta alle ultime Regionali del 2014 è risultato il secondo dei non eletti in Forza Italia dopo Giacomo Mancini. Ora, tutti sapete che sia Mancini sia Orsomarso sono candidati alle Politiche e se l’elezione del fascista è quasi scontata, quella di Giacometto è a rischio causa… grillini. Bene, stando ai si dice, si parla di un clamoroso asse Occhiuto-Mancini proteso a far eleggere il nipote del vecchio leone socialista al posto di quel trombone senza speranze di Paolo Naccarato che rappresenta ufficialmente Forza Italia. Occhiuto avrebbe libertà di manovra perché il fratello Roberto è sistemato nel listino blindato e così ci sarebbe il modo di “girare” un buon pacchetto di voti a Giacometto con l’obiettivo di farlo passare e di consentire l’elezione alla Regione del “terribile” cognato.
Piercarlo Chiappetta, classe 1967, come accennavamo, è un inqualificabile personaggio del sottobosco politico locale, protagonista di decine e decine di “avventure” politiche cambiando continuamente casacca. Per non parlare degli accordi e degli interessi inconfessabili. “Ufficialmente” fa il commercialista ma nei fatti è stato per molti anni costruttore nonché consigliere provinciale dell’Udc (2004-2009), consigliere comunale a Cosenza (2002-2006) e tuttora in carica dopo essere stato eletto con una delle liste di Occhiuto nel 2016 e più volte candidato alla Regione senza successo. Al punto tale che per lui entrare alla Regione è una sorta di “sogno proibito”.
Ma veniamo a qualcuna delle “avventure” di Piercarlo Chiappetta.
Una decina di anni fa a Rende, il cognato di Occhiuto è tra coloro che pressano per avere il via libera ad una variante al piano regolatore generale con la quale si rende edificabile il terreno adibito a parcheggio del famoso Hotel Executive. L’operazione, a quanto pare, è irregolare perché non rispetterebbe i parametri tra parcheggi e residenti ma tant’è. A costruire il palazzo sono, appunto, Piercarlo Chiappetta, Attilio De Rango (cognato di Tonino Gatto, il re della Despar) e lo stesso proprietario dell’Hotel Executive Mimmo Barile.
Quanto basta per “convincere” lo stesso Barile a togliersi di mezzo dalle elezioni del 2008 e non dare fastidio a Sandro Principe. La concessione edilizia riguarda un palazzo di 3 piani ma i nostri eroi ne alzano ben sei e, per ovviare all’inconveniente, si fanno fare una “bonifica” per l’ultimo piano e poi a cascata ne beneficiano anche gli altri e il giochino (che renderà un sacco di soldi a tutti i personaggi) è fatto.
A Rende, poi, sono rimaste leggendarie le acrobazie di Piercarlo al timone della società di calcio, che gli sono valse addirittura la radiazione dai quadri dirigenziali del calcio e non aggiungiamo altro per carità di patria.
Per non parlare della sua attività imprenditoriale, che ricorda tantissimo quella di Mario Occhiuto con decine di aziende portate al fallimento con connessi soldi “bruciati” a decine di malcapitati. Per averne una prova leggete questo articolo(http://www.iacchite.com/lettere-a-iacchite-io-ex-dipendente-sfruttato-da-piercarlo-chiappetta/).
Ma torniamo al sogno regionale. Piercarlo Chiappetta l’ha quasi toccato nel 2010 quando, candidato nella lista Scopelliti Presidente, sembrava risultare tra gli eletti. Tutti i media lo davano per eletto quando, improvvisamente, un nuovo calcolo dei voti gli toglieva il seggio a vantaggio del collega vibonese Alfonso Grillo. E poi ci ha riprovato nel 2014 risultando, appunto, il secondo dei non eletti.
Mario il cazzaro gli ha “promesso” che lo aiuterà e lui, naturalmente, si è ributtato nella mischia. Quindi il piano è ben definito: un Occhiuto (Roberto) in un listino blindato, il parassita (Piercarlo Chiappetta) alla Regione e Mario Occhiuto sindaco in attesa di “iunnarsi” alla carica di presidente nel 2019. Tutto molto bello o tutto molto interessante direbbero Pizzul e Rovazzi…