Pollino in fiamme da 3 giorni. Un attacco criminale a 360 gradi, con più focolai e inneschi disposti scientificamente

Il Pollino ha vissuto e sta ancora vivendo giornate terribili in questa settimana che si chiude oggi. In perfetta linea con quanto è avvenuto negli anni passati: né più né meno. Il primo incendio è divampato nella zona di “Conca del Re”, fra Castrovillari e Morano Calabro, la stessa area colpita negli anni da tanti altri incendi dolosi, che poi si sono inevitabilmente estesi.

Le fiamme hanno distrutto centinaia di ettari di rimboschimenti di pino, leccio e macchia mediterranea. I fronti principali dell’incendio, come da scontato copione, sono stati Castrovillari, Morano Calabro e Frascineto, dove sono almeno cinque i punti raggiunti dal fuoco: Valla Piana, Conca del Re (divisa in due punti distanti tra loro), Timpone Dolcetti, Corsale. 

La montagna  ha continuato a bruciare per almeno tre giorni e dopo la notte che ha proposto l’immagine terribile della cresta del Dolcedorme in fiamme, dalla mattina seguente hanno ripreso a viaggiare i mezzi aerei, due canadair, due fire bosse ed un elicottero. Scene già viste, purtroppo, niente di nuovo…

Le fiamme hanno raggiunto i pini loricati, gli alberi monumentali, simbolo del Parco del Pollino, su cima Pollinello a Costa del Cavaliere, immediatamente al di sotto del Dolcedorme. Non serve uno “scienziato” per capire che erano proprio quegli alberi l’obiettivo di chi ha appiccato il fuoco. Si parla di organizzazioni criminali senza scrupoli e senza nessun rispetto per l’ambiente e il territorio, protese soltanto al loro squallido business.

E anche in questo caso non serve essere “scienziati” per capire come hanno agito questi criminali. Così come negli anni passati si è trattato di un un attacco a 360 gradi, con più focolai e inneschi disposti scientificamente, oltre al favore del vento. Quanto alla molto presunta opera di “prevenzione” della Regione Calabria attraverso i… droni, beh il commento può essere uno soltanto: stendiamo un velo pietoso. 

In questi tre giorni Protezione civile, vigili del fuoco, corpo forestale ed Ente Parco, che nelle aree interessate dalle fiamme ha chiamato a raccolta le associazioni di volontariato mettendo in campo anche 10 moduli anti-incendi per pick up, hanno lavorato con tutti i mezzi oltre che nell’azione di spegnimento, anche in quella di salvaguardia dei pini loricati, la cui distruzione va assolutamente scongiurata.

L’intervento tecnico richiesto, per la giornata di ieri, ai tecnici appartenenti alla Stazione Alpina Pollino del CNSAS Calabria, già presenti sul territorio per il servizio di Guardia Attiva – attività promossa dall’Ente Parco Nazionale del Pollino – era finalizzato all’accompagnamento nelle aree con la presenza di focolai attivi indicate, nella giornata di ieri, al Direttore delle Operazioni di Spegnimento (DOS), di personale appartenente alle associazioni ProCiv Mongiana e San Luca, e l’associazione Pollino H24 impegnate nella campagna AIB Antincendio Boschivo Calabria.
Presente anche un elicottero di Calabria Verde che, in grande sinergia con i tecnici del CNSAS CALABRIA, ha effettuato dei lanci mirati. E non è ancora finita…