Comunicato stampa
Le strade della Presila versano in uno stato degrado e di ingiustificato abbandono. La strada statale 107 è pericolosa sia per la sua morfologia – stretta e con curve a gomito – che per i continui smottamenti di terreno che si verificano lungo quel tratto di strada.
Il Ponte di Celico o viadotto Cannavino, che avrebbe dovuto essere riaperto ad ottobre scorso, e che pare sia stato sottoposto ad un leggero “restyling”, a tutt’oggi non si comprende come mai sia ancora non percorribile.
D’altro canto, i percorsi alternativi, la strada provinciale Vallecupo in particolare, sono interessati da un traffico pesante per il quale appaiono del tutto inadeguati, con enormi disagi per i cittadini ivi residenti.
Ci chiediamo come mai le autorità preposte stiano dimostrando tanto disinteresse.
Come mai il presidente della Provincia Iacucci non si rende conto che questa situazione è diventata ormai insostenibile e che sta logorando la popolazione presilana, nonché gravemente nuocendo all’economia locale?
Tutte le attività commerciali presenti sul territorio presilano e quelle dell’altopiano silano sono sul lastrico.
Ma il danno più grave lo stanno subendo le attività presenti in Sila, le aziende agricole fanno i conti con i problemi di trasporto e quindi di commercializzazione dei prodotti.
Insomma un intero settore e il relativo indotto in profonda crisi.
E la politica cosa fa? E i rappresentanti delle istituzioni dove sono?
Perché il Sindaco di Casali del Manco e il presidente della Provincia Iacucci non sollecitano l’ANAS affinché riconsegni il Ponte di Celico o viadotto Cannavino?
Cosa dobbiamo ancora aspettare, forse l’avvicinarsi delle prossime elezioni?
Sinistra Italiana Casali del Manco









