Ponte sullo Stretto, cchiù pila ppe… Ciucci: 240 mila euro!

Ponte sullo Stretto, alzati i compensi del Cda: all’ad Ciucci 240mila€

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Alla fine lo stipendio del super esperto che il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha chiamato per realizzare il ponte sullo Stretto Messina – come ha rivelato il Fatto lo scorso agosto – ha superato il limite imposto per legge. L’ad della società Stretto di Messina (Sdm), Pietro Ciucci, ha un compenso di 240 mila euro e non più di 25 mila. Mentre il presidente Giuseppe Rechi passa a 97 mila euro. Restano a 25 mila euro, secondo quanto pubblicato ieri dalla società Stretto di Messina (Sdm), gli altri tre componenti. La deroga è stata bypassata grazie a una norma del decreto “Asset e investimenti” che la scorsa estate ha previsto proprio per i vertici della società, cara al leader leghista, la possibilità di guadagnare di più grazie a un cavillo inserito all’ultimo. Lo stesso Cda aveva deliberato compensi pari a 25 mila euro all’anno per ciascun componente. Ma dopo qualche mese il cambio di passo. Si è arrivati prima a una versione del decreto che prevedeva di far saltare il tetto dei 240 mila euro; poi, dopo che la misura aveva scatenato le proteste dell’opposizione, si è deciso di tenere fuori Ciucci e i membri del Cda dalla deroga e motivare il regalo restante per gli altri col bisogno di assumere i migliori esperti in circolazione.

Nella versione finale del testo la scoperta: la società è finita nella “prima fascia” delle società a controllo pubblico e i vertici possono guadagnare fino a 240 mila euro. È così per l’ad Ciucci che ad Angelo Bonelli (Avs) aveva detto che non avrebbe usufruito dell’aumento previsto dal decreto. Ma le polemiche sul Ponte non finiscono: c’è anche una revisione assai rapida del progetto, come è emerso da una risposta del sottosegretario alle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, a un question time di Bonelli. “Ci informa – scrive il deputato – che la relazione di aggiornamento del Ponte è stata presentata il 30 settembre, ovvero 24 ore dopo la firma dell’atto negoziale tra Stretto di Messina e il consorzio Eurolink. Ma davvero hanno aggiornato un progetto vecchio di 12 anni in sole 24 ore? Sembra uno scherzo”. La società ha risposto che il progetto è stato rivisto in quasi 4 mesi.