NOTA STAMPA GIUSEPPE CONTE. PRESIDENTE M5S
Il progetto del Ponte sullo Stretto è miseramente fallito. Sotterrato dai rilievi della Commissione europea, prima, e adesso anche della Corte dei Conti. L’avevamo già denunciato: viola norme europee e interne, procedurali e ambientali.
Meloni e Salvini sono già usciti per mettere le mani avanti: tutta colpa dei giudici, brutti e cattivi. Ma, in realtà, quanti danni stanno facendo grazie alla loro incapacità?
Hanno ripresentato un vecchio progetto che prevedeva un project finance, che oggi è diventato un appalto che costa più di 5 volte la spesa originaria e volevano aggirare le norme europee sulle gare pubbliche. Per non parlare delle evidenti carenze progettuali e ambientali.
Oggi, con quest’ultima figuraccia, mettiamo la parola fine alla telenovela sul “carrozzone” del Ponte sullo Stretto da 13,5 miliardi.
Al ministro Salvini non resta che assumersi le proprie responsabilità: si dimetta per aver turlupinato i cittadini italiani. E Giorgia Meloni faccia mea culpa anche lei, e prenda quei soldi del Ponte, ci aggiunga il miliardo buttato nei centri deserti in Albania, e li metta tutti in legge di bilancio a favore di cittadini e imprese, schiacciati dal carovita e dall’inflazione. Le misure le abbiamo già presentate: aumento della no-tax area e dell’assegno unico per i figli, ritorno a transizione 4.0.
La smettano con la “guerra santa” a giudici e controllori. Che questa volta sono capitati male, prima della Corte dei Conti c’è stato l’alt della Commissione europea. La smettano di porsi al di sopra della legge e di continuare a sfidare giudici e controllori esibendo l’arrogante protervia del potere. Dovrebbero preoccuparsi piuttosto dei propri limiti, invece di cercare nemici e complotti ovunque.









