di Francesco Cirillo
Il deputato Domenico Furgiuele della Lega, eletto in Calabria, uomo di Salvini, ha pronunciato un discorso in Parlamento sul Ponte sullo Stretto sul quale è chiaramente favorevole. Le fesserie dette sulla realizzazione di questo ponte lasciamole da parte, quello che mi ha colpito sono le parole che gli sono uscite fuori alla fine del suo intervento quando ha detto che il ponte andrebbe intitolato a San Francesco di Paola, protettore della gente di mare e santo che attraversò su un mantello lo Stretto.
A parte il fatto che lo Stretto Francesco di Paola lo attraversò su una barca e che le leggende popolari in seguito trasformarono la barca in mantello e non lo attraversò su un ponte di legno o cose simili… Furgiuele vorrebbe adesso usare e trasformare il sentimento popolare di devozione verso San Francesco di Paola in un consenso popolare alla costruzione del ponte anche in vista della manifestazione contro il ponte organizzata per il 18 maggio a Villa San Giovanni. Il Ponte sullo Stretto se mai verrà realizzato andrà intitolato ad un bandito, a Berlusconi a Craxi, o a Totò Riina ma mai e poi mai ad un frate che per tutta la vita si è battuto per i poveri, contro i poteri forti dei baroni ed anche della Chiesa e che sfidò il re Ferrante rifiutando i suoi soldi, e che per tutto questo venne esiliato dal Papa in Francia dove morì lontano dal suo popolo. Lui con Furgiuele, Salvini e tutti gli altri banditi di cui sopra non c’entra niente. Per fortuna.