Porto di Cetraro. Sequestrata l’area destinata a cantieristica navale. Brutto colpo per la banda di Don Masino

La procura della Repubblica di Paola sta finalmente puntando lo sguardo sulla gestione del  comune di Cetraro e sulle nefandezze che nel luogo avvengono. Infatti ieri ha predisposto il sequestro dell’area destinata a cantieristica navale presente all’interno del porto adibita, tramite carro-ponte, all’alaggio e rimessaggio delle imbarcazioni da pesca e da diporto. Ripetutamente ci eravamo, da queste pagine, interessati all’argomento.

PORTO DI CETRARO, CARRO PONTE FUORI USO (https://www.iacchite.blog/porto-di-cetraro-carroponte-sempre-fuori-uso-pescatori-esasperati-lettera-aperta-alle-autorita/)

PORTO DI CETRARO, LO SCIVOLO MAI RIPARATO (https://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-porto-di-cetraro-la-farsa-dello-scivolo-mai-riparato-e-del-carroponte-a-pagamento/)

Come si ricorderà, il carro ponte e l’area destinata a cantieristica inizialmente erano state assegnate, tramite bando, ad una società. Dopo qualche anno il mitico geologo Massimo Aita, per favorire il figlio di Don Masino Cesareo (quello che non sa fare un buco ad una pitta) ha revocato la concessione al privato (che è in causa col Comune per un risarcimento di centinaia di migliaia di euro) per affidarla ad una società, la coop134 di Rimini il cui referente in loco, citato nel dispositivo, è – indovinate chi? – il figlio di Don Masino, Vincenzo Cesareo (quello che non sa fare una O con un bicchiere).

Pur di garantire un lauto stipendio al rampollo di Cesareo, il mitico Massimo Aita ha chiuso completamente gli occhi sulla corretta gestione della struttura ed il sequestro è stata la inevitabile conseguenza. E’ possibile con questi metodi e con questi uomini gestire la cosa pubblica? Cetraresi svegliatevi, avete l’acqua alla gola!!..  Alla prossima per i particolari contenuti nel dispositivo.