CORRI A CASA CHE È TARDI
di Laura De Franco
La privazione della libertà personale checché se ne dica rievoca regimi militari e totalitari, se dico fascisti dò fastidio?
A Praia a Mare il sindaco vieta ai minorenni under 14 di uscire da soli. In piazza, sul lungomare, potranno esserci solo accompagnati dai genitori se è passata la mezzanotte, tenendo conto che parliamo di zona turistica e siamo in estate non è un orario così strano. La decisione pare sia stata presa per ordine pubblico. Ragazzini chiassosi, impazzano con i monopattini, litigano, diventano dei vandali e chissà cos’altro. Il sindaco dice che il novantanove per cento della gente è con lui e solo l’uno per cento lo taccia di fascismo.
Intanto l’UNICEF in merito scrive che “con il coprifuoco, i diritti garantiti nella Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia vengono limitati o violati”. E ancora: “il coprifuoco crea difficoltà in seguito riducendo l’acquisizione di autonomia negli spostamenti…”.
“Inoltre con una simile decisione i bambini sono oggetto di un sospetto generalizzato in quanto si presuppone che disturbino la collettività e la convivenza. Il segnale che viene inviato ai bambini è dunque molto forte e negativo”.
Praia a Mare non è un caso isolato, segue l’esempio della Francia e della Svizzera. Il punto è che i problemi sociali non si sono mai risolti con la repressione. Per gli schiamazzi, puoi multare, così puoi farlo per gli atti vandalici ma non puoi ridurre la libertà delle persone neanche se sono bambini. Altra cosa è l’emergenza educativa, ma lì il lavoro ha fallito con mamma e papà.









