Praia, un’area naturalistica a rischio cancellazione

Praia a Mare: Un’area naturalistica a rischio cancellazione

Il Sindaco del Comune di Praia a Mare con Ordinanza n. 26 del 5 giugno 2018 e con quella successiva n. 26/1 del 9 giugno 2018, se da una parte ha rimosso le concessioni  demaniali  per i rimessaggi e custodia natanti  presenti nell’area SIC “Fondali Isola Di Dino-Capo Scalea, anche in applicazione delle Misure di Conservazione degli Habitat presenti  approvate dalla Regione Calabria con DGR n. 277 del 19 luglio 2016 e dal Ministero dell’Ambiente con DM del 27 luglio 2017, dall’altra ha trasferito, senza darne  motivazione, tutte le altre concessioni per custodia e ormeggio imbarcazioni presenti sull’arenile di Praia a Mare in corrispondenza dell’area naturalistica con dune ed una folta colonia di Gigli di Mare già segnalati.

E’ di tutta evidenza che se per i concessionari degli specchi d’acqua,  l’alaggio delle imbarcazioni da mt. 2  a mt. 15 deve avvenire, come le Ordinanze prevedono,   nell’area demaniale  sotto la ex Marlane, anche attraverso l’uso di mezzi meccanici e precisamente nell’area che va  dal Canale Marlane fino al confine di Tortora,    tale localizzazione, venendo a coincidere  con l’area naturalistica delle dune ed i Gigli di Mare,  diverrebbe lo spazio su cui collocare tutte le attività di rimessaggio, determinando ciò  la completa e totale distruzione della citata area naturalistica.

Premettendo che detta area, con Dune e Gigli di Mare, morfologicamente rilevata, ricade sotto la tutela del D. lgs. N. 42/2006 art. 142 e 146,  , si rileva che l’art. 8 della L.R. 21 dicembre 2005, n. 17, che disciplina la delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo,  nel definire le attività consentite, dispone che, fatte salve le leggi speciali in materia,“Devono essere salvaguardate le piante di alto fusto, le alberature e i sistemi vegetali autoctoni”. Il successivo articolo 11, nel definire obblighi, divieti e limiti, dispone che le norme di utilizzo devono essere conformi ai principi generali di sostenibilità ambientale ai fini dell’equilibrio ambientale nonché ai fini della economia turistica dell’immagine di naturalità regionale delle aree costiere  e “comunque non pregiudizievoli alla risorsa di naturalità”.

Si sottolinea che tra le specie a protezione assoluta  inserite nell’Allegato A della L.R. n. 30/2001 è indicato il Giglio di Mare (Pancratium Maritimum). L’art. 2 della stessa legge  dispone espressamente che, ai fini della salvaguardia dell’ambiente, “ è vietato raccogliere, asportare, danneggiare, detenere anche in parte, nonché commerciare sia allo stato fresco che secco la flora spontanea a protezione assoluta di cui all’allegato A”.

In virtù del combinato disposto delle predette disposizioni e della Direttiva 43/92/CEE si ritiene che la Regione e il Comune e  tutte le altre Autorità nell’esercizio delle rispettive  funzioni di controllo e di vigilanza sull’uso delle aree del demanio marittimo, siano tenuti a salvaguardare i Gigli di mare che si riproducono spontaneamente sulle dune di Praia a Mare come specie oggetto di tutela assoluta.

Praia a Mare non ha un Piano Comunale Spiaggia. Scelte di programmazione e gestione del territorio, quali lo spostamento di alcune concessioni demaniali in altra parte del Demanio Marittimo per la realizzazione di un area vasta da destinare a servizi di ormeggi e custodia natanti,  a nostro avviso, non possono   avvenire se non attraverso lo strumento di pianificazione quale è il  Piano Comunale Spiaggia che dunque il comune di Praia a Mare dovrebbe  approntare, sottoporre a procedura  VINCA e VAS  che tenga conto dell’insieme dei  fattori ambientali emersi e degli obiettivi di sostenibilità, dando la possibilità ai cittadini, ai portatori di interessi e soggetti competenti in campo ambientale di essere portati a conoscenza, nei principali passaggi decisionali, delle scelte effettuate e quindi di poter intervenire con osservazioni e suggerimenti.

Le Associazioni che hanno sottoscritto il presente documento fanno appello alle Autorità preposte perché  intervengano  immediatamente per  scongiurare  che a distanza di pochi metri dall’ex stabilimento Marlane si determini un altro danno ambientale, evidentemente di altra natura e dimensione ma certamente importante , significativo ed imminente se non già in atto.

Italia Nostra- Consiglio Regionale della Calabria

Movimento Ambientalista del Tirreno

Ortobotanico Arcadia

Italia Nostra-Sezione Alto Tirreno Cosentino