Prevenzione incendi, lettera aperta di “Spegniamo il fuoco” al presidente della Repubblica

Alla cortese attenzione del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella
Egregio Signor Presidente,

Preoccupati e scossi da un’azione incendiaria criminale che, in questa estate appena trascorsa, ha devastato il territorio calabrese tutto (le cifre parlano di 7.773 roghi che hanno distrutto almeno 32.000 ettari di territorio soltanto da giugno ad agosto), rivolgiamo a Lei il nostro appello, affinché ci aiuti nel sostenere un intervento tempestivo che si manifesti in maniera forte e decisiva contro una catastrofe senza precedenti.

Dal quadro delineato, infatti, si evince un vero e proprio piano criminale, strategicamente ideato allo scopo di danneggiare e saccheggiare il patrimonio naturale, anche a costo di mettere a rischio l’incolumità di intere comunità e a repentaglio la vita di molte persone.
Per le modalità con cui il piano è stato attuato, per gli ingenti danni inferti a interi comuni, per l’estensione,
la frequenza e la capillarità del fenomeno sul territorio, nonché per il numero di cittadini italiani interessati da questi eventi, non crediamo sia eccessivo esprimerci in termini di “attacco allo Stato”. Un attacco che, proprio in virtù della sua incidenza e gravità, assume i connotati di vero e proprio atto terroristico territoriale ed ambientale.

Per tutto quanto esposto; per la certezza che dietro gli eventi accaduti si celino interessi e speculazioni di dimensioni colossali; per le persone rimaste uccise nel tentativo di salvare le proprie abitazioni, le proprie attività e i propri cari; per i danni incalcolabili all’ambiente e le ripercussioni sul già compromesso assetto idrogeologico di questi luoghi; per la fauna selvatica, sterminata a milioni dai roghi; per coloro i quali hanno visto distrutte le proprie aziende, frutto di sacrifici di una vita; per i paesaggi orribilmente sfigurati; per tutta la gente onesta che vive in questi territori e per tutte le forze in campo che hanno rischiato quotidianamente la propria vita per aiutare le popolazioni colpite; per il futuro della regione Calabria, la sua integrità e il suo sviluppo economico e turistico

CHIEDIAMO
• Come assicurarci che la legge 353/2000 (“legge quadro in materia di incendi boschivi”), disattesa dalla Regione Calabria per 17 anni, venga recepita dai nostri legislatori ed amministratori locali in tempi brevi, per far sì che in una Regione ad alto tasso d’incidenza mafiosa, come la Calabria, le aree colpite dagli incendi siano realmente sottoposte a vincolo senza alcuna deroga (come recentemente accaduto in Abruzzo)?
• Non troverebbe giusto e sensato, come lo è per noi, che dopo tanti danni e sofferenze alla fauna selvatica si imponesse una forte limitazione alla stagione venatoria, come del resto ha chiesto l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione Ricerca e Ambientale) in un’accorata nota alle Regioni?
• Non auspicherebbe anche Lei, come noi, che eventuali finanziamenti da elargire allo scopo di mettere in sicurezza e rimboschire le zone colpite venissero attivati solo nell’assoluta certezza che questi non vadano a premiare organizzazioni, enti o singoli individui che potrebbero speculare sul disastro?
• Non troverebbe giusto, alla luce del fallimento del sistema anti incendi boschivo regionale, di valorizzare l’esperienza ultradecennale delle figure D.O.S (Direttore Operazioni di Spegnimento), già appartenenti all’ex CFS Corpo Forestale dello Stato, oggi Carabinieri Forestali?
• Analogamente, perché non ripristinare le numerose figure professionali, un tempo esistenti, abilitate alla prevenzione, alla sorveglianza e allo spegnimento degli incendi “a terra”, piuttosto che puntare sull’uso tout court dei mezzi aerei, incommensurabilmente più costosi e da attivare solo in casi di particolare emergenza e/o in zone inaccessibili ai mezzi da terra?

Teniamo a sottolineare, Signor Presidente, che questa richiesta di sostegno e aiuto nasce da una forte reazione partita dai cittadini calabresi, molti dei quali si sono spontaneamente costituiti in associazioni e comitati. Due di questi, l’associazione apartitica “Spegniamo il Fuoco, accendiamo il Futuro” di Longobucco (un comune del cosentino che, da solo, ha subito un danno calcolato in più di 5.000 ettari di bosco andati
distrutti) e il “Comitato Stop Incendi Calabria”, hanno unito le loro forze per dar voce all’indignazione dell’intera popolazione regionale, promulgando, tra l’altro, una raccolta firme on-line che ha superato la quota di 12.000 unità.

Questa vivace partecipazione, forte e incoraggiante, manifestatasi con iniziative nelle piazze e sui social, rappresenta una risposta chiara e decisa della popolazione calabrese, come non si vedeva da anni, uno straordinario scatto d’orgoglio da parte di un popolo da sempre accusato di essere remissivo ed omertoso, un disperato appello alle istituzioni della Repubblica Italiana e una speranza di sentire vicina la presenza di quest’ultima, augurandoci non resti disattesa.
Chiediamo, quindi, che si mostrino segnali forti sia per bloccare la tracotanza di chi ha voluto così barbaramente ferire una parte consistente del territorio italiano, il suo ambiente, i suoi residenti e tutti gli esseri viventi che vi abitano, sia per restituire fiducia ad un popolo che sta dimostrando dignità e voglia di riscatto.

Infine, la invitiamo a visitare le zone colpite: la Sua presenza darebbe a tutti una grande speranza e rafforzerebbe quella fiducia nello Stato che i cittadini calabresi sentono con convinzione, certi di non meritare disastri come quello accaduto, reso ancor più insopportabile dall’assordante silenzio dei media e delle istituzioni.

Di seguito, Le elenchiamo la lista delle associazioni che hanno sottoscritto la lettera
o Associazione “Spegniamo il fuoco, accendiamo il futuro”
o Comitato Stop Incendi Calabria
o WWF Calabria
o LIPU Rende
o Touring Club Cosenza
o Ecobaleno APS
o Passaggi
o C.A.I “G. Barracco”
o VAS onlus Rende
o Forum Ambientalista
o Sotto Le Betulle
o Ass. Caduceo Lamezia Terme
o BaticòsBio-distretto Alto Tirreno Cosentino
o Protezione Civile Falchi del Pollino G.P. Onlus