Alla procura della Repubblica di Cosenza sono in grave difficoltà . I magistrati, a partire dal procuratore capo Mario Spagnuolo, coperti di ridicolo per la loro inerzia e per le loro chiarissime complicità e connivenze con i corrotti (principalmente quelli di stanza al Comune di Cosenza), si sono ridotti ormai ad effettuare “operazioni” e “blitz” unicamente per perseguire assenteisti o furbetti del cartellino. E non sono neanche in grado di arrestarli, visto e considerato che la legge per questi soggetti prevede, quando va bene, l’obbligo di firma.
Un medico e tre infermieri del servizio di assistenza domiciliare ai malati terminali dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza sono stati raggiunti da provvedimenti interdittivi. Si tratta di  Fiorentina Gagliardi (medico), Angela Corrente, Salvatore Grimaldi e Franco Medaglia.Â
Altri otto provvedimenti interdittivi sono stati notificati dai finanzieri del Comando provinciale cosentino ad altrettanti dipendenti del Comune di San Vincenzo La Costa. Si tratta di Giancarlo Lo Bianco, Giancarlo Saullo, Emilio De Filippis, Carmelo Naccarato, Francesco Ruà , Giovanni Aceto, Rocco Serpe e Maria Francesca Madotta. Â
In un’altra operazione parallela è finito in manette per bancarotta Vincenzino Scaglione, un imprenditore di Montalto Uffugo. Per lo stesso reato sono stati emessi anche tre provvedimenti interdittivi. Ma proprio perché non si potevano più chiudere gli occhi. Povera Cusenza nostra in mano a questi corrotti ed incapaci!