Professore Rodotà, avevamo ancora bisogno di lei (di Giovanni Scarnati)

Stefano Rodota' durante l'iniziativa culturale "La Repubblica delle Idee" al teatro Petruzzelli di Bari, il 20 aprile 2013. ANSA/LUCA TURI

AVEVAMO ANCORA BISOGNO DI LEI PROFESSORE…

di Giovanni Scarnati

Se ci sono uomini di cui ogni epoca ha bisogno, Stefano Rodotà è stato senz’altro uno di loro.

Ne aveva bisogno il PCI quando lo candidava in Presila come Indipendente poiché notavi subito la differenza non solo nell’eloquio preciso e chiaro ma semplice ma anche nel suo essere fuori dall’apparato che voleva anche a quei tempi un certo ossequio alle forme quando presentava alle elezioni i propri dirigenti e un riprendere in continuazione, quasi ad ogni passaggio di comizio, il leit motiv del momento lanciato dal Segretario senza discostarsene nemmeno un tantino : retorica o propaganda senza cuore.

Rodotà parlava come nessuno di loro. E prendeva applausi e voti anche da chi era … più a sinistra del dovuto, diciamo così.

Coscienza critica, guida morale. Ne avevamo bisogno allora.

Ne abbiamo avuto bisogno adesso, in tutta quella attività preparatoria di manifestazioni, comizi, incontri per le piazze, nelle università, in ogni dove si incontrava gente per dire che l’ultima legge che riformava la Costituzione la “deformava” orribilmente.

Rodotà fu una delle anime più lucenti nell’attività di denuncia ma anche di spiegazione pacata, mai arrogante, ma lucida e determinata, dei motivi del No. Altissimi Principi da difendere, vissuti davvero nell’intimo dell’Uomo !

Adesso che “è il momento di pensare a un sistema di diritti per il più grande spazio pubblico che l’umanità abbia mai conosciuto” senza Rodotà, come faremo ?

Grazie per la Lezione, Professò!