Provincia, tutti gli impresentabili (felici e contenti) di Franco Iacucci

Com’era ampiamente prevedibile, le elezioni alla Provincia di Cosenza, a parte il risultato scontato di Franco Iacucci presidente per… mancanza di avversari, hanno sancito la conquista degli scranni disponibili a un gran numero di impresentabili, che si sono eletti tra di loro.

La lista del PD ha conquistato 7 seggi.

Graziano Di Natale, il presidente facente funzioni fino a poche ore fa, che ha fatto campagna elettorale con i mezzi della Provincia e che ha regalato decine di migliaia di euro ai suoi “raccomandati” in perfetto stile “Pirillone” (del quale è l’adorato genero), siederà di nuovo tra i banchi della Provincia per cercare di aumentare clienti e condizionare le scelte di Iacucci anche in vista delle prossime elezioni comunali a Paola.

Graziano Di Natale

Per la lista del PD passano anche Francesco Gervasi (assessore a Mendicino), Ferdinando Nociti (sindaco di Spezzano Albanese), Vincenzo Tamburi (sindaco di San Basile), Franco Pascarelli (consigliere comunale a Cetraro), Felice D’Alessandro (sindaco di Rovito) e Pino Capalbo (consigliere comunale di Acri).

Escludendo Capalbo (che è all’opposizione), tutti gli altri si stanno distinguendo (si fa per dire) per il totale immobilismo.

La Giunta di Mendicino (sindaco Palermo) viene avversata e maledetta ogni giorno da centinaia e centinaia di cittadini che si attendevano ben altro dopo Piscitelli.

A Rovito così come a Spezzano Albanese, il PD sta deludendo le attese di chi l’ha votato, con i paesi ridotti nel degrado totale. Per non parlare di Cetraro, dove i discepoli del consigliere regionale Peppino Aieta stanno imitando il peggiore Palla Palla. Insomma, un bel gruppetto di incapaci a caccia di poltrone.

Quanto al sindaco di San Basile, fa parte del PSI di Gigino Incarnato, l’uomo della Sorical, esperto in consulenze e in… disastri idrici soprattutto a Cosenza e a Catanzaro. Dobbiamo aggiungere altro? Ah sì, hanno fatto anche la foto con Iacucci. Che tristezza!

Luca Morrone

Ma il più impresentabile degli impresentabili è senza dubbio Luca Morrone (detto anche Lucabambinomio), consigliere comunale a Cosenza, figlio del “mammasantissima” Ennio e protagonista indiretto dello scandalo del giorno delle elezioni, visto e considerato che il consigliere comunale di Acri Angelo Luigi Milordo ha fotografato la preferenza per il rampollo di Morrone. Se ci fosse una legge seria, Morrone sarebbe immediatamente indagato, insieme a quel coglione del suo elettore acrese, per voto di scambio. Speriamo vivamente che qualcuno se ne accorga.

Morrone è stato eletto per la lista “Insieme per la Provincia” con Lucantonio Nicoletti, consigliere di Bisignano, facente parte della premiata ditta FerdinandoAiello&GiuseppeGiudiceandrea, un pappone riconosciuto che adesso ci dovremo sorbire anche alla Provincia. Il terzo eletto di questa “listaccia” è Saverio Audia, consigliere di San Giovanni in Fiore, aderente alla corrente di Giacometto Mancini il trasformista.

Giudiceandrea, Aiello e Nicoletti

Due seggi li ha conquistati invece la lista “Nuova Provincia”, ovvero la lista del Cinghiale. Sono stati eletti Mario Bartucci, consigliere comunale senza infamia e senza lode a Rende (prima stampella di Principe e ora di Manna) e Ugo Gravina, ex socialista ed ex pessimo sindaco di Montalto.

Per l’Italia del Meridione del consigliere regionale Orlandino Greco, entra il sindaco di Fuscaldo Gianfranco Ramundo, consigliere uscente. Orlandino tra due giorni saprà se verrà arrestato o meno. Pensate che grande serietà c’è in questa componente della “politica” calabrese.

Più o meno la stessa che c’è nel movimento del generale Giuseppe Graziano, l’uomo dalle mille casacche che ha la faccia come il culo. Un seggio per gli aficionados di quest’altro impresentabile per eccellenza e andrà al consigliere comunale rossanese Vincenzo Scarcello.

Chiude il quadro Cosenza Azzurra, che avrebbe dovuto sostenere un candidato presidente del centrodestra che non c’era. Entra Sergio Del Giudice, consigliere comunale di Cosenza che per avere questa candidatura ha fatto finta di litigare con Occhiuto in perfetto stile “prima Repubblica”. Del resto, il soggetto proviene addirittura dai DS (ed abbiamo detto tutto…).

Entra anche Eugenio Aceto, consigliere comunale a Rende, espressione di quel che rimane a Cosenza di Forza Italia.