La Rai Calabria ha un nuovo caporedattore e non è calabrese. I vertici della televisione di stato hanno scelto Luca Ponzi, torinese, già caporedattore del Tgr Piemonte, che scenderà dunque al Sud e si troverà davanti una realtà che presumibilmente non conosce.
L’alternativa più seria allo “straniero” è stata a lungo la candidatura del vaticanista di origine calabrese del Tg2 Enzo Romeo, che però ha detto no alla richiesta del nuovo direttore generale della Rai Mario Orfeo. Bocciati invece tutti gli aspiranti calabresi, interni alla RAI, sponsorizzati da tutto l’arco del potere politico: da Palla Palla ai pentastellati Dalila Nesci e Nicola Morra. Che avrebbero preferito Gennaro Cosentino, Riccardo Giacoia o Pasqualino Pandullo, tre raccomandati di ferro del potere politico “democristiano”. Nessuno dei tre è stato ritenuto valido e idoneo, tuttavia, e così le richieste dei papponi della politica calabrese sono andate a farsi benedire.
Il segnale non è male come contrasto alla corruzione ed al malaffare ma bisognerà vedere di che pasta è fatto il signor Luca Ponzi. Perché se poi hanno fatto scendere in Calabria un piemontese senzapalle, allora forse sarebbe stato meglio promuovere qualcuno dei leccaculo calabresi. Tanto il risultato finale non cambierebbe.