Reggina, l’ultima beffa di Saladini e la corsa contro il tempo per ripartire dalla D. I calciatori sono andati via

Da una parte il signor Saladini intende proseguire la sua battaglia legale contro la bocciatura della domanda di iscrizione alla serie B, dall’altra il sindaco Brunetti (ricordiamo, ad oggi l’unico, da regolamento FIGC, che può prendere l’iniziativa per “rifondare” una nuova Reggina) che ha annunciato di aver attivato le procedure sportive per fare in modo che squadra della Città partecipi a campionato di rilevanza nazionale: il bivio per la Reggina, intesa come entità, è quanto mai pericoloso e rischia di condizionare la ripartenza della prima squadra cittadina.

Infatti, qualora l’udienza del Consiglio di Stato si tenesse dopo Ferragosto o comunque confermata al 29 agosto, i tempi sarebbero praticamente nulli per proporsi poi in sovrannumero per la D. C’è il caso particolare del Campobasso, che si presentò il 29 agosto al Consiglio di Stato per riottenere la C, salvo poi vedersi cassare dal secondo grado della giustizia amministrativa e addirittura anche l’iniziativa del Comune molisano di ripartire in D in sovrannumero fu bocciata da Gravina, dovendosi accontentare dell’Eccellenza.

La deadline è quella della formazione dei gironi, o comunque degli eventuali calendari della quarta serie: per la C attesi il 7 agosto, per la D bisogna invece aspettare almeno un’altra settimana.

L’ultima beffa di Saladini sarebbe quella di fermare la Reggina tenendola in ostaggio, magari ostacolando l’iniziativa di chi potrebbe far ripartire la Reggina, purtroppo però tra i Dilettanti.

Intanto, i calciatori della Reggina non riprenderanno gli allenamenti, quanto meno nei prossimi giorni. La riunione della squadra della giornata di ieri ha “partorito” la decisione.

I calciatori sono alla comprensibile, ricerca della prossima destinazione, visto che comunque per loro si tratta di un lavoro. Va aggiunto che comunque la squadra si è data appuntamento per la giornata di martedì in quel del Sant’Agata, per ulteriori confronti.

Resta da capire se i calciatori opteranno per una messa in mora per svincolarsi nel più breve tempo possibile: difficile infatti che la FIGC possa decidere già oggi lo svincolo d’autorità.