Reggio, Arghillà Nord: da 10 anni le fondamenta di 200 alloggi immerse nell’acqua

UnMondoDiMondi
Comunicato Stampa

Ad Arghillà nord, la struttura socio-relazionale non permette agli abitanti l’inclusione sociale, mentre gli edifici mettono in pericolo anche la loro incolumità fisica. I comparti 5 e 6 degli alloggi Aterp (circa 200 alloggi), da circa 10 anni, hanno le fondamenta sommerse dall’acqua.
Questo problema rimasto irrisolto non garantisce la stabilità delle costruzioni e costituisce un serio pericolo per gli abitanti. L’ umidità interessa costantemente ed in modo consistente il piano terra degli edifici. I vani degli ascensori vengono inondati dall’acqua che proviene dai cavi di fondazione. In queste condizioni gli ascensori non dovrebbero essere utilizzati, perché si potrebbero verificare dei gravi incidente. Ma vengono ugualmente usati per raggiungere i piani superiori.

Le segnalazioni all’Aterp, ente proprietario degli alloggi, nel corso degli anni sono state tante, soprattutto da parte degli abitanti. Perfino la trasmissione televisiva “Le Iene” in un servizio su Arghillà nord ha denunciato questo problema.
Ma fino ad oggi non c’è stato alcun intervento strutturale per risolverlo. L’Aterp continua a sostenere che l’acqua proviene soltanto dalle perdite delle tubature rotte e quindi periodicamente si limita a riparare i tubi e a svuotare i cavi di fondazione dall’acqua. Ma dopo ogni operazione, l’ acqua inonda nuovamente le fondamenta.

L’ultimo intervento è stato realizzato dall’Aterp nel mese di febbraio 2017 ed il 23 aprile i cavi di fondazione dei due fabbricati erano nuovamente inondati dall’acqua. Di questo si è accertato direttamente il presidente dell’associazione anche con delle foto. Il 30 aprile l’associazione ha segnalato via pec il problema all’Aterp Regionale invitando l’Azienda a prendere i provvedimenti necessari, considerando che le continue inondazioni non lasciano molti dubbi sulla presenza di una falda acquifera sotto gli edifici.

L’8 maggio il presidente dell’associazione veniva invitato dal Distretto Aterp di Reggio Calabria a partecipare ad un sopralluogo negli edifici. Il sopralluogo si è tenuto il 9 maggio con i dirigenti Aterp ed il presidente dell’associazione redigendo un apposito verbale sottoscritto dai presenti. I responsabili dell’Aterp hanno continuato a sostenere che l’acqua presente nei cavi di fondazione proviene dai tubi che sono stati rotti.

Ma dal sopralluogo è emerso che solo in uno dei due fabbricati del comparto 5 è possibile che ci siano dei tubi rotti. Nell’altro edificio l’acqua ha inondato le fondamenta senza che ci fosse alcun tubo rotto. Inoltre dalla verifica effettuata in uno dei due piezometri (piccolo pozzo di osservazione avente lo scopo di osservare il carico idraulico di una falda) installati dall’Aterp presso i cortili degli edifici è stata accertata la presenza di acqua nel sottosuolo. Quest’acqua molto probabilmente proviene da una falda acquifera.

Il sopralluogo si è concluso con l’impegno assunto da parte dei dirigenti Aterp di verificare la provenienza dell’acqua .
Pertanto, chiediamo all’Aterp di effettuate, al più presto, le verifiche promesse e di realizzare, subito dopo, gli interventi strutturali necessari per mettere in sicurezza gli edifici.

Reggio Calabria, 14 maggio 2017

Giacomo Marino – Direttivo Un Mondo Di Mondi